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Codice: 00001429
Categoria: Assenzio e liquori a base di Artemisia
Disponibilità:
3
Contenuto:
0,70 lt.
Confezione:
Bottiglia + box
Località: Italia-Piemonte
La Distilleria Beccaris è nata quasi grazie a un “gioco di prestigio” in quanto nel 1951 il fondatore Cav. Uff. Elio Beccaris era deciso ad iniziare un’attività in proprio, ma non sapendo se costruire una distilleria, una cantina o un acetificio, fece prendere la decisione al figlio Carlo, allora di pochi mesi.
Mise tre biglietti contenenti le possibili scelte in un cappello e diede al piccolo la facoltà di estrarne uno, quello decisivo, tanto inappellabile quanto fortunato.
Bisogna allora conoscerlo Carlo Beccaris per poter apprezzare gli aspetti rari e fondamentali che caratterizzano un’azienda seria, quali l’artigianalità e la passione da cui ha origine la grande qualità.
Il ciclo inizia ogni fine estate con la scelta delle vinacce provenienti dal cuore della produzione vitivinicola situata tra la bassa Langa e le prime colline del Monferrato; vengono poi tutte le fasi della distillazione, dell’invecchiamento e della preparazione delle bottiglie che ogni anno si presentano al mercato dopo un cammino condotto con la ricerca e la passione dell’artista che compie infine la sua opera.
La specialità della casa è senza dubbio la grappa di moscato “cavallo di battaglia” della Distilleria.
Il distillato è invecchiato per almeno tre anni e si distingue per il tipico colore ambrato ed il sapore morbido.
Non c’è tuttavia solo la “Riserva”: la “Stravecchia” viene messa in commercio dopo dieci anni di invecchiamento in fusti di rovere di Slavonia e accoglie una preziosa miscela distillata di Nebbiolo, Moscato e Barbera.
La grappa di Moscato da pochi anni si trova anche nelle due splendide bottiglie “Vis Aurea” e “Stilla di Sole” dopo un invecchiamento di dieci anni.
Nonostante l’espansione, la Distilleria Beccaris non ha perso il suo carattere di azienda a conduzione familiare. L’arte grappaiola trasmessa dal fondatore Elio al figlio Carlo, che ora regge l’azienda, con la stessa cura e passione viene portata avanti dai figli Marco e Paolo, già presenti attivamente nell’azienda con idee innovative estese al design di bottiglie e etichette.
La filosofia della Distilleria Beccaris è semplice: impiegare le cose giuste per fare la grappa buona e le cose giuste sono fornite da madre natura: le vinacce di Moscato, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, solo per limitarsi ad alcuni esempi, sono eccellenti materie prime.
Quindi entra in ballo la perizia e l’esperienza. Qualità che, unite alla sensibilità umana, costituiscono il segreto vincente di uomini di diverse generazioni ma uniti dalla stessa passione.
L’attività iniziata nel 1951 con due alambicchi bagnomaria, venne già negli anni sessanta migliorata con l’introduzione di un alambicco “continuo”; ritrovato della tecnologia più moderna che non andava però a discapito della qualità del prodotto.
Di recente è stato introdotto, accanto alla storica Distilleria, un nuovo impianto dotato di un alambicco discontinuo per la distillazione di vinacce selezionate.
Per rendersi conto, a colpo d’occhio, dell’importanza della produzione attuale della Distilleria Beccaris è sufficiente recarsi nelle cantine; qui le botti in ciliegio e in rovere di Slavonia per l’invecchiamento rappresentano il miglior biglietto da visita ed il miglior invito alla degustazione dei preziosi distillati.
LIQUORE GENEPY DISTILLERIA BECCARIS
Nel dialetto di molte popolazioni delle Alpi Occidentali "Génépy” è il nome, di probabile origine celtica, di un’erba di montagna, L’Artemisia Glacialis, una piantina che cresce oltre i duemila metri di altitudine su terreni morenici.
La raccolta viene effettuata con molta cura, senza asportare la radice, dai pastori delle alte vallate valdostane i quali, da sempre le attribuiscono doti medicinali.
Pianta dal profumo delicato di cui si diceva già nel IX° secolo che era vicina ad avere tante virtù quante foglie.
Le virtù della pianta di Genepy sono le stesse dell'assenzio, ma sono però più energiche e concentrate.
Esercita azione amaro-tonica, stomatica, diuretica, febbrifuga, vermifuga, emmenagoga e antisettica.
E' un tonico potente delle vie digestive, stimola l'appetito, contrae le fibre stomacali ed intestinali.
Utile nelle convalescenze, negli stati anemici, nelle dispepsie nervose, nelle clorosi, nelle diarree croniche e le flatulenze.
Aumenta le secrezioni urinarie ed è indicata nell'idropisia, l'anasarca, la gotta e le affezioni scrofolose.
E' usata nell'insufficienza epatica, nell'itterizia, nell'amenorrea.
Come vermifugo agisce contro gli ascaridi e gli ossiuri.
Per l'uso esterno il decotto salato ed il succo fresco o la tintura nettano rapidamente le piaghe suppurenti e saniose.
Per l’estrazione dalla pianta, due sono i metodi fondamentali: o si ottiene una tintura o si ottiene un alcolato e in seguito si miscela il tutto con acqua, alcool e zucchero fino a ottenere la gradazione alcoolica e il tenore zuccherino voluti.
Trattandosi di un digestivo, parte dello zucchero potrà essere rappresentato da glucosio purissimo, cioè dalla parte migliore e completamente digeribile dello zucchero, la quale, oltre a non essere tossica per il fegato, ha anche un minor potere dolcificante.
Nel caso in cui si opti per l'alcolato, si deve far macerare la parte migliore delle piantine, seccata e sminuzzata, in alcool per alcuni giorni fino a ottenere un infuso (praticamente una tintura) che ha diverse impurità.
Procedendo alla distillazione di quest'ultimo ne risulterà un’essenza purissima, che concentra tutto il profumo e le caratteristiche proprie del Génépy.
Si aggiungono poi acqua, alcool, zucchero e glucosio e si pone ad invecchiare; a maturazione avvenuta il liquore è pronto, ma, essendo cristallino, deve essere trattato con coloranti naturali, per rispettare la tradizione che da sempre lo vuole con il suo tipico color verde.
Il Genepy Beccaris adotta quest’ultima ricetta e viene messo in bottiglia alla gradazione del 38% Vol.
Mise tre biglietti contenenti le possibili scelte in un cappello e diede al piccolo la facoltà di estrarne uno, quello decisivo, tanto inappellabile quanto fortunato.
Bisogna allora conoscerlo Carlo Beccaris per poter apprezzare gli aspetti rari e fondamentali che caratterizzano un’azienda seria, quali l’artigianalità e la passione da cui ha origine la grande qualità.
Il ciclo inizia ogni fine estate con la scelta delle vinacce provenienti dal cuore della produzione vitivinicola situata tra la bassa Langa e le prime colline del Monferrato; vengono poi tutte le fasi della distillazione, dell’invecchiamento e della preparazione delle bottiglie che ogni anno si presentano al mercato dopo un cammino condotto con la ricerca e la passione dell’artista che compie infine la sua opera.
La specialità della casa è senza dubbio la grappa di moscato “cavallo di battaglia” della Distilleria.
Il distillato è invecchiato per almeno tre anni e si distingue per il tipico colore ambrato ed il sapore morbido.
Non c’è tuttavia solo la “Riserva”: la “Stravecchia” viene messa in commercio dopo dieci anni di invecchiamento in fusti di rovere di Slavonia e accoglie una preziosa miscela distillata di Nebbiolo, Moscato e Barbera.
La grappa di Moscato da pochi anni si trova anche nelle due splendide bottiglie “Vis Aurea” e “Stilla di Sole” dopo un invecchiamento di dieci anni.
Nonostante l’espansione, la Distilleria Beccaris non ha perso il suo carattere di azienda a conduzione familiare. L’arte grappaiola trasmessa dal fondatore Elio al figlio Carlo, che ora regge l’azienda, con la stessa cura e passione viene portata avanti dai figli Marco e Paolo, già presenti attivamente nell’azienda con idee innovative estese al design di bottiglie e etichette.
La filosofia della Distilleria Beccaris è semplice: impiegare le cose giuste per fare la grappa buona e le cose giuste sono fornite da madre natura: le vinacce di Moscato, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, solo per limitarsi ad alcuni esempi, sono eccellenti materie prime.
Quindi entra in ballo la perizia e l’esperienza. Qualità che, unite alla sensibilità umana, costituiscono il segreto vincente di uomini di diverse generazioni ma uniti dalla stessa passione.
L’attività iniziata nel 1951 con due alambicchi bagnomaria, venne già negli anni sessanta migliorata con l’introduzione di un alambicco “continuo”; ritrovato della tecnologia più moderna che non andava però a discapito della qualità del prodotto.
Di recente è stato introdotto, accanto alla storica Distilleria, un nuovo impianto dotato di un alambicco discontinuo per la distillazione di vinacce selezionate.
Per rendersi conto, a colpo d’occhio, dell’importanza della produzione attuale della Distilleria Beccaris è sufficiente recarsi nelle cantine; qui le botti in ciliegio e in rovere di Slavonia per l’invecchiamento rappresentano il miglior biglietto da visita ed il miglior invito alla degustazione dei preziosi distillati.
LIQUORE GENEPY DISTILLERIA BECCARIS
Nel dialetto di molte popolazioni delle Alpi Occidentali "Génépy” è il nome, di probabile origine celtica, di un’erba di montagna, L’Artemisia Glacialis, una piantina che cresce oltre i duemila metri di altitudine su terreni morenici.
La raccolta viene effettuata con molta cura, senza asportare la radice, dai pastori delle alte vallate valdostane i quali, da sempre le attribuiscono doti medicinali.
Pianta dal profumo delicato di cui si diceva già nel IX° secolo che era vicina ad avere tante virtù quante foglie.
Le virtù della pianta di Genepy sono le stesse dell'assenzio, ma sono però più energiche e concentrate.
Esercita azione amaro-tonica, stomatica, diuretica, febbrifuga, vermifuga, emmenagoga e antisettica.
E' un tonico potente delle vie digestive, stimola l'appetito, contrae le fibre stomacali ed intestinali.
Utile nelle convalescenze, negli stati anemici, nelle dispepsie nervose, nelle clorosi, nelle diarree croniche e le flatulenze.
Aumenta le secrezioni urinarie ed è indicata nell'idropisia, l'anasarca, la gotta e le affezioni scrofolose.
E' usata nell'insufficienza epatica, nell'itterizia, nell'amenorrea.
Come vermifugo agisce contro gli ascaridi e gli ossiuri.
Per l'uso esterno il decotto salato ed il succo fresco o la tintura nettano rapidamente le piaghe suppurenti e saniose.
Per l’estrazione dalla pianta, due sono i metodi fondamentali: o si ottiene una tintura o si ottiene un alcolato e in seguito si miscela il tutto con acqua, alcool e zucchero fino a ottenere la gradazione alcoolica e il tenore zuccherino voluti.
Trattandosi di un digestivo, parte dello zucchero potrà essere rappresentato da glucosio purissimo, cioè dalla parte migliore e completamente digeribile dello zucchero, la quale, oltre a non essere tossica per il fegato, ha anche un minor potere dolcificante.
Nel caso in cui si opti per l'alcolato, si deve far macerare la parte migliore delle piantine, seccata e sminuzzata, in alcool per alcuni giorni fino a ottenere un infuso (praticamente una tintura) che ha diverse impurità.
Procedendo alla distillazione di quest'ultimo ne risulterà un’essenza purissima, che concentra tutto il profumo e le caratteristiche proprie del Génépy.
Si aggiungono poi acqua, alcool, zucchero e glucosio e si pone ad invecchiare; a maturazione avvenuta il liquore è pronto, ma, essendo cristallino, deve essere trattato con coloranti naturali, per rispettare la tradizione che da sempre lo vuole con il suo tipico color verde.
Il Genepy Beccaris adotta quest’ultima ricetta e viene messo in bottiglia alla gradazione del 38% Vol.