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Un mix di condizioni così particolare che fa della viticoltura dell’Etna un laboratorio naturale al servizio dell’eccellenza.
Su un totale di 50 ettari spalmati sui versanti del quadrante nord del vulcano, con vigneti esposti su ampi terrazzamenti ma anche sui fianchi di antiche sciare di lava, Firriato ha sviluppato un progetto di recupero e di valorizzazione unico in tutto il territorio dell’Etna.
Un vigneto prefillossera, un antico casale con due palmenti seicenteschi, e vigneti che salgono le pendici su altezze variabili, dai 650 sino a oltre i 950 metri sul livello del mare.
I terreni, all’ordine degli andisuoli (l'ordine degli Andisol è uno dei dodici ordini della tassonomia del suolo secondo USDA. L'etimologia deriva dal giapponese an do che significa "suolo nero"), con una concentrazione di silicio superiore al 60%, sono eccezionalmente porosi, e le rocce basaltiche del substrato pedologico garantiscono, col cosiddetto effetto spugna, un costante rifornimento d’acqua alle piante.
Qui, grazie anche alle importanti escursioni termiche tra giorno e notte e all’umidità, il grande valore enologico del vulcano sprigiona tutta la sua silenziosa energia, che si manifesta nei suoi figli prediletti: il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Catarratto e il Carricante.
È da queste uve che, successivamente, nascono vini eleganti e ricercati come il Gaudensiuns, il cru Cavanera Rovo delle Coturnie e il cru Cavanera Ripa di Scorciavacca.
CAVANERA ETNA BIANCO DOC RIPA DI SCORCIAVACCA CONTRADA VERZELLA 2021 FIRRIATO
Cavanera Ripa di Scorciavacca è un Cru Bianco Etna DOC che racchiude nel suo intenso e raffinato bouquet i sentori e la complessità di un terroir unico nel panorama viticolo siciliano, il vulcano Etna.
Dai rigori invernali dell’alta montagna e dal rigoglio della vite coltivata in piena fascia solare nasce un elegante bianco di Firriato frutto dell’unione di Carricante e Catarratto, un single vineyard oggetto di meticolose attenzioni per il microclima privilegiato di cui gode.
I suoli “giovani” sono particolarmente fertili per la presenza di un’elevata concentrazione di elementi nutritivi che, in unione con le pratiche agronomiche di defogliazione e promozione della vigoria delle viti, conferiscono un carattere deciso ed equilibrato tra acidità e morbidezza e un potenziale di longevità straordinario.
La produzione si attesta sulle circa 8000 bottiglie.
Colore giallo paglierino intenso con riflessi verdi.
Al naso propone un profilo aromatico dominato dai fiori di ginestra, con tocchi leggermente terrosi e rimandi fragranti agli agrumi.
In bocca, il sorso si distende sapido e reattivo, sviluppandosi con vivacità, che resta protagonista anche nel finale ampio su ritorni agrumati e sfumature di pietra focaia.
Splendido per il rigore stilistico che si distingue per potenza e rotondità.
L’avvolgente sfericità dell’imponente struttura è un segno distintivo assoluto, tanto da renderlo vino archetipo del vulcano.
Nota: Tre Bicchieri Gambero Rosso 2023.