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Codice: 00000751
Categoria: Bianchi e Rosati italiani
Disponibilità:
6
Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia
Località: Italia-Veneto
Produttore:
Tenuta Orto di Venezia VE
La viticoltura nella Laguna veneziana esiste da almeno tremila anni.
L’isola di Sant’Erasmo per secoli ha fornito frutta e ortaggi alla città di Venezia (insieme a Burano, isola dedicata ai pescatori e alle isole di Mazzorbo e Torcello coltivate a carciofi).
A Sant’Erasmo ci sono sempre stati i vigneti. Inoltre negli orti dell’isola vengono ancor oggi coltivati le “castraure”, i carciofi violetti di S. Erasmo, famosi in tutta l’Italia e nell’isola, nonché Presidio Slowfood.
Per questo motivo, l’Isola di Sant’Erasmo è da sempre conosciuta come “orto di Venezia”.
Già nel XVI° secolo nell’isola vi erano parecchi vigneti che nei secoli successivi sono stati trascurati.
Michel Thoulouze, assieme alla sua famiglia, ha deciso di rilanciare nell'isola la coltivazione della vite e la produzione del vino, utilizzando i metodi tradizionali degli agricoltori locali e la competenza tecnica di Lydia e Claude Bourguignon, ingegneri agrari, e Alain Graillot Crozes Ermitage, produttore vinicolo i cui vini sono famosi in tutto il mondo.
L’azienda di Michel Thoulouze (11 ettari) oggi produce un vino chiamato Orto di Venezia che raccoglie tutte le migliori caratteristiche legate a questo speciale territorio ed è l’unico che si produce entro i confini della laguna di Venezia.
É’ stato rinnovato l’antico sistema di drenaggio raccogliendo l’acqua piovana entro i canali che passano tra i filari delle vigne e fluisce poi in laguna con la bassa marea attraverso sistemi idraulici di chiuse.
Prima di impiantare il vigneto si sono resi necessari cinque anni di duro lavoro; i terreni sono stati preparati in successione con orzo, ravanello, avena e radice cinese secondo il metodo “duro su duro” cioè senza mai arare, seguendo le indicazioni di Claude Bourguignon“ mai un segno d’aratro, mai, naturalmente, concimi né diserbanti”.
Il vino nasce da un “cultivar” di antichi vitigni italiani dove prevale la Malvasia Istriana insieme a Vermentino e un’accorta parte di Fiano di Avellino.
Questo per esaltare e ricordare i sapori dei vini del passato.
Le viti sono state piantate direttamente nel terreno, costituito prevalentemente da argilla, calcare e roccia dolomitica, senza che le piante venissero innestate nelle radici di vite americana, sistema in uso in Europa dopo la grande epidemia di fillossera della fine del XIX° secolo.
La vendemmia si effettua sempre rigorosamente a mano e la vinificazione avviene in modo molto semplice lasciando fermentare lentamente il mosto d’uva.
ORTO DI VENEZIA VINO BIANCO 2018
Orto Venezia affina per 10 mesi in botte d’acciaio e 2 anni in bottiglia.
Questo gli conferisce una qualità eccezionale.
Il micro-territorio si sente subito al naso, con sentori iodati che crescono, si sente la potenza data dal terreno argilloso, con note di miele e fiori bianchi, mandorla e una struttura fresca e ben sapida.
Si tratta di un vino bianco persistente, di buon corpo, ricco di mineralità data dalle rocce Dolomitiche.
Orto è un vino bianco con alto contenuto di minerali che concentra ed esalta i sapori del territorio, una lingua di terra dove le onde del mare incontrano le acque sonnolente della laguna, dove i venti freschi dei monti abbracciano le brezze marine.
La spiccata acidità naturale gli consente di affinare in bottiglia per anni.
L’isola di Sant’Erasmo per secoli ha fornito frutta e ortaggi alla città di Venezia (insieme a Burano, isola dedicata ai pescatori e alle isole di Mazzorbo e Torcello coltivate a carciofi).
A Sant’Erasmo ci sono sempre stati i vigneti. Inoltre negli orti dell’isola vengono ancor oggi coltivati le “castraure”, i carciofi violetti di S. Erasmo, famosi in tutta l’Italia e nell’isola, nonché Presidio Slowfood.
Per questo motivo, l’Isola di Sant’Erasmo è da sempre conosciuta come “orto di Venezia”.
Già nel XVI° secolo nell’isola vi erano parecchi vigneti che nei secoli successivi sono stati trascurati.
Michel Thoulouze, assieme alla sua famiglia, ha deciso di rilanciare nell'isola la coltivazione della vite e la produzione del vino, utilizzando i metodi tradizionali degli agricoltori locali e la competenza tecnica di Lydia e Claude Bourguignon, ingegneri agrari, e Alain Graillot Crozes Ermitage, produttore vinicolo i cui vini sono famosi in tutto il mondo.
L’azienda di Michel Thoulouze (11 ettari) oggi produce un vino chiamato Orto di Venezia che raccoglie tutte le migliori caratteristiche legate a questo speciale territorio ed è l’unico che si produce entro i confini della laguna di Venezia.
É’ stato rinnovato l’antico sistema di drenaggio raccogliendo l’acqua piovana entro i canali che passano tra i filari delle vigne e fluisce poi in laguna con la bassa marea attraverso sistemi idraulici di chiuse.
Prima di impiantare il vigneto si sono resi necessari cinque anni di duro lavoro; i terreni sono stati preparati in successione con orzo, ravanello, avena e radice cinese secondo il metodo “duro su duro” cioè senza mai arare, seguendo le indicazioni di Claude Bourguignon“ mai un segno d’aratro, mai, naturalmente, concimi né diserbanti”.
Il vino nasce da un “cultivar” di antichi vitigni italiani dove prevale la Malvasia Istriana insieme a Vermentino e un’accorta parte di Fiano di Avellino.
Questo per esaltare e ricordare i sapori dei vini del passato.
Le viti sono state piantate direttamente nel terreno, costituito prevalentemente da argilla, calcare e roccia dolomitica, senza che le piante venissero innestate nelle radici di vite americana, sistema in uso in Europa dopo la grande epidemia di fillossera della fine del XIX° secolo.
La vendemmia si effettua sempre rigorosamente a mano e la vinificazione avviene in modo molto semplice lasciando fermentare lentamente il mosto d’uva.
ORTO DI VENEZIA VINO BIANCO 2018
Orto Venezia affina per 10 mesi in botte d’acciaio e 2 anni in bottiglia.
Questo gli conferisce una qualità eccezionale.
Il micro-territorio si sente subito al naso, con sentori iodati che crescono, si sente la potenza data dal terreno argilloso, con note di miele e fiori bianchi, mandorla e una struttura fresca e ben sapida.
Si tratta di un vino bianco persistente, di buon corpo, ricco di mineralità data dalle rocce Dolomitiche.
Orto è un vino bianco con alto contenuto di minerali che concentra ed esalta i sapori del territorio, una lingua di terra dove le onde del mare incontrano le acque sonnolente della laguna, dove i venti freschi dei monti abbracciano le brezze marine.
La spiccata acidità naturale gli consente di affinare in bottiglia per anni.