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Deve la sua fama al successo ottenuto nel mondo della ristorazione newyorkese dalla sua famiglia, e soprattutto per quanto abbia creduto nel vino della sua terra d’origine.
Coadiuvato da un pugno di bravissimi tecnici e amici, Valter Scarbolo in testa, ha subito scalato le vette dell’eccellenza.
Fin da giovane Joseph Bastianich, insieme alla madre Lidia ha trascorso gran parte delle sue vacanze estive visitando il Friuli, apprendendo nel tempo la sua cultura ed apprezzando i prodotti che questa meravigliosa terra poteva offrire.
Fu nel 1997 che questa passione portò Lidia e Joseph ad acquistare i 16 ettari che formarono l’Azienda Agricola Bastianich a Buttrio, nell’area D.O.C. dei Colli Orientali del Friuli.
Oggi, l’azienda Bastianich è costituita da 28 ettari di vigneto, in due distinte zone nei Colli Orientali del Friuli.
Il primo vigneto, che si stende sulle colline di Buttrio e Premariacco, è influenzato dal calore proveniente dal mare ed è celebre per la produzione di vini corposi e strutturati.
Il secondo vigneto, che si trova sulle colline di Cividale del Friuli, è influenzato dalla bora, il vento freddo proveniente dal nord, che, nelle notti più rigide, produce vini di maggior intensità aromatica.
Entrambe le aree presentano terreni simili, la cosiddetta ponca, un’alternanza di strati di marna e di arenaria friabile, che conferisce ai vini la loro tipica struttura minerale.
L’obiettivo della cantina Bastianich è di assorbire la storia e la cultura della zona, creando vini unici che narrino del posto ma che, al tempo stesso, dimostrino di distinguersi per corposità, struttura ed equilibrio.
A questo scopo sono stati realizzati, in una zona famosa per i suoi monovitigni, i due uvaggi Vespa Bianco e Vespa Rosso, così battezzati per la costante presenza delle vespe, attratte dai grappoli maturi.
VESPA BIANCO VENEZIA GIULIA 2016 BASTIANICH
Assemblaggio ottenuto con il 45% di Chardonnay, il 45% di Sauvignon e il 10% di Picolit da vendemmia tardiva.
Lo Chardonnay e il Sauvignon vengono vinificati separatamente, per il 50% in botti grandi di rovere francese e per il 50% in acciaio inossidabile, mentre il Picolit fermenta in tonneaux da 500 litri.
La fermentazione malolattica è limitata al 60%.
Dopo la vinificazione, i vini riposano su feccia nelle rispettive vasche per quasi un anno, dopodiché vengono mischiati per dare vita al Vespa Bianco, che poi si affina in bottiglia per un ulteriore anno e mezzo.
Il risultato finale ci pone di fronte ad uno stretto equilibrio di note minerali e agrumi, che col tempo si trasformano in una più densa sensazione di fiori selvatici, trifoglio, miele e pera matura.
Al palato, sembrerà paradossale, ma sembra più simile ad un rosso che ad un vino bianco.
La sua struttura tannica e acida lo rende di impatto immediato, oltre a conferirgli grande longevità.
Il Vespa Bianco può essere ulteriormente invecchiato senza timore fino a 10 anni dalla vendemmia e oltre.
Cavallo di battaglia dell’azienda, il Vespa Bianco è stato creato con lo scopo di mettere in risalto la potenza e l’evoluzione che un grande bianco friulano può raggiungere.