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La maison Bollinger è situata ad Ay, uno dei paesi storici nel cuore della Champagne e la qualità dei suoi vini è universalmente riconosciuta.
Grazie alla posizione privilegiata delle vigne e ad una profonda etica di qualità, la Maison acquisisce rapidamente una reputazione a livello internazionale.
Ancora oggi la famiglia presiede al futuro aziendale ponendosi, come fine, quello di mantenere un livello di produzione che sia il più alto possibile.
Questa volontà si concretizza dal 1992 con la Carta Etica e di Qualità sulla quale vengono messi per iscritto tutti i metodi e i principi difesi dalla Maison Bollinger.
I vigneti di proprietà, che soddisfano il 70% del fabbisogno in uve e garantiscono una qualità costante nel tempo, si estendono su una superficie di 160 ettari situati essenzialmente entro i confini dei grands crus e premiers crus champenois.
Il restante 30% proviene da uve selezionate e acquistate da conferitori aventi i vigneti situati entro il perimetro dei grands e dei premiers crus.
Bollinger utilizza solo il vino proveniente dalla prima spremitura, rivendendo le seconde spremiture.
Lo stile di questo Champagne si basa sul pinot nero, proveniente soprattutto dai territori prestigiosi di Aÿ, di Bouzy e di Verzenay.
La sua tipicità conferisce ai vini ricchezza, vinosità e rotondità.
I grands crus e i premiers crus entrano nella loro totalità nella composizione dell’assemblaggio del Grande Année e per l’80% in quello dello Special Cuvée apportando struttura e complessità.
I vini di riserva vengono conservati in magnum con tappi in sughero sotto una leggera presa di schiuma , cru per cru, vitigno per vitigno, annata per annata.
Questo metodo, unico in Champagne, permette di conservare i vini di riserva per molti anni preservandone freschezza e carattere.
Disponendo così di una vera enoteca, la Maison Bollinger può scegliere con grande precisione il cru, il vitigno e l’annata che assicureranno al meglio la continuità nell’assemblaggio Special Cuvée.
La vera chicca aziendale è un vigneto chiuso tra mura (clos) dal quale nascono uve di vitigni prefilossera, usate per lo Champagne Vieilles Vignes.
Prima della sboccatura, i vini Bollinger maturano in cantina per un minimo di 3 anni per lo Special Cuvée, 5 anni per il Grande Année, 8 anni per l’ R.D.
Questo invecchiamento, molto più lungo di quanto richiesto dalle regole della Denominazione, permette la perfetta maturazione degli aromi e lascia al vino il tempo di recuperare il suo equilibrio.
Dopo la sboccatura, i vini riposano per un minimo di 3 mesi in cantina prima della spedizione riprendendosi, in questo modo, dallo choc della sboccatura e assimilando il “liqueur d’expédition”.
CHAMPAGNE BOLLINGER R. D. 2004 EXTRA BRUT
R.D. significa Récemment Dégorgé ed identifica uno Champagne che rimane sui lieviti per un periodo più lungo della norma.
Normalmente dai 3 agli 8 anni in più, ma nei casi eccezionali si possono passare anche i 15 anni!
Prodotto solo nelle migliori annate con uve di proprietà prevalentemente Pinot Nero, per l’80% classificate Grand e Premier Cru, il restante 20% proviene da vigneti in affitto.
La prima fermentazione avviene in barrique; a tale scopo la maison Bollinger possiede circa 3.600 tra pièces e tonneaux, vecchi fino a 15 anni.
La maturazione sui lieviti avviene con la bottiglia chiusa con il tappo in sughero (bouchon liège), che assicura un processo ossido-riduttivo ideale per l’autolisi dei lieviti quando si va oltre i cinque anni di maturazione.
Va ricordato che Bollinger è l’unica maison a tirare tutti i millesimati con il tappo in sughero e, nella produzione totale, questi (La Grande Année, R.D. e Vieilles Vignes Françaises) quotano circa mezzo milione di bottiglie.
Questa pratica costringe a rémuage e dégorgement rigorosamente manuali effettuati dai quattro rémueur che ogni giorno maneggiano ciascuno circa 50.000 bottiglie.
La prima produzione di R.D. datata 1952, fu presentata a Londra nel 1961 da Lily Bollinger.
Le origini di questo Champagne non sono sicure; pare che sia nato per caso grazie ad alcune bottiglie de La Grande Année dimenticate in cantina. Quando lo chef de cave André Bergeot le trovò e le fece degorgiare, scoprì che erano semplicemente eccezionali.
Fu allora che Madame Bollinger decise di farne un nuovo Champagne, destinato a diventare non solo una sorta di Cuvée de Prestige di Bollinger, ma anche lo Champagne preferito di James Bond, l’Agente 007, e persino il vino del matrimonio di Carlo e Diana d’Inghilterra (vintage 1973).
Sono passati oltre 50 anni tra la prima e l’attuale vendemmia di R.D. e oggi questo champagne è diventato un mito.
Una permanenza così lunga sui lieviti riesce a dare molta complessità e questo R.D. 2004, prodotto in circa 20.000 bottiglie, di complessità ne ha da vendere.
66% di Pinot Noir e 34% di Chardonnay hanno contribuito alla creazione di questo millesimo.
Il colore è giallo cristallino e brillante.
I sentori che arrivano al naso sono intensi e molto profondi, immediate le sensazioni di frutta secca, anacardi in particolare, seguite da un dolce ricordo di miele e profumi di sottobosco che culminano in un netto profumo di funghi.
Pure al palato gli aromi sono complessi e rievocano i frutti a nocciolo, caffè, cacao e tartufo.
Straordinaria è la struttura.
Fino a oggi, le annate di R.D. prodotte sono state: ’52, ’53, ’55, ’59, ’61, ’64, ’66, ’69, ’70, ’73, ’75, ’76, ’79, ’81, ’82, ’85, ’88, ’90, ’95, ’96, ’87, ’99, 2000, 2002 e 2004.
Questa bottiglia è stata degorgiata il 25 Giugno 2018.