Salta al contenuto principale

BUTON COGNAC STRAVECCHIO FASCETTA REALE CL. 64

registrati per vedere il prezzo
Codice: 00000195
Disponibilità:

1

Contenuto:
0,64 lt.
Confezione:
Bottiglia
Jean Bouton, ex fornitore della casa imperiale francese nonché figlio di distillatori provenienti dalla Charente, unitosi al pasticcere Giacomo Rovinazzi che aveva un negozio sotto il portico del Pavaglione, fondò a Bologna nel 1820 la distilleria di liquori “Gio. Buton spa”, la prima industria italiana di distillazione nel settore dei superalcolici.
Fin dal 1830 essa ebbe sede in città, in viale Pietramellara, dove si diede inizio alla produzione di liquori e distillati di grande successo, come il famoso Cognac, la Crema Cacao, la Coca Buton e l’Amaro Felsina.
La Buton partecipa nel 1900 all'Esposizione Universale di Parigi con un fastoso chiosco in stile liberty. In quell’occasione viene premiata con medaglia d'oro, massimo riconoscimento nella patria dei liquori.
All’inizio del XX° secolo la Buton venne rilevata dal marchese Filippo Sassoli de’ Bianchi che la ricevette in eredità dalla moglie Maria Rovinazzi.
Questi la rifondò esaltandone la vocazione internazionale e avviò una efficace campagna pubblicitaria: sfondi grafici in stile liberty e l’immagine del medico Paolo Mantegazza, garante della qualità e salubrità dei distillati.
Ben 45 erano allora i prodotti in commercio, tra i quali ricordiamo il Latte di Vecchia, la Supreme Buton, la Creme de Fleurs, la Rosa di Monaco e l’Elixir Coca Buliviana.
Dal 1939 il distillato di uve trebbiane viene denominato Vecchia Romagna e viene presentato nell’inconfondibile bottiglia triangolare, in uso ancor oggi.
Nel secondo dopoguerra la produzione continuò, oltre che con il celebre Brandy Vecchia Romagna Etichetta Nera, uno dei superalcolici più venduti in Italia, con il Rosso Antico, l’amaro Boonekamp, il Don Bairo, il Maximilian I e la Batida de Coco.
Nel 1958, all’inizio dell’era pubblicitaria, un giovane Gino Cervi debutta a Carosello con uno spot pubblicitario dedicato alla Vecchia Romagna.
Famosa divenne la sua frase: “il Brandy che crea un’atmosfera”.
Nel 1970 il successo è globale e lo stabilimento di San Lazzaro Ozzano Emilia diventa il polo del Brandy con i suoi 180.000 metri quadrati destinati alla produzione e invecchiamento di Vecchia Romagna.
Lo stabilimento diventa leader in Italia ed uno dei cinque complessi più attrezzati d’Europa.
Nel 1999 Vecchia Romagna entra nel gruppo Montenegro.

BUTON COGNAC STRAVECCHIO FASCETTA REALE CL. 64

Splendida bottiglia in uno stato di conservazione eccellente.
Possiamo con certezza datare questo flacone tra il 27 Novembre 1933 e il 31 Maggio 1944 grazie alla fascetta sulla quale è impresso lo stemma Sabaudo.
L’etichetta principale ed il collarino si trovano nello stato di mantenimento quasi perfetto.
Perfettamente leggibili e in uno stato cromatico eccellente.
L'unico "neo" di questo flacone è il livello posto appena sotto la spalla; segno di un'avvenuta evaporazione che sembra essere scongiurata.
Il contenuto è di cl. 64.
La gradazione alcolica indicata è di gradi 42°.
La licenza UTIF porta il Numero 3.
Tutti questi dati possiamo leggerli sulla minuscola retroetichetta posta alla base posteriore del flacone.