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MARTINI & ROSSI CORDIALCOGNAC SIGILLO REALE FASCI

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Codice: 00000772
Disponibilità:

1

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
1
Località: Italia-Piemonte
Gli eventi che preannunciano la nascita di Martini & Rossi risalgono al 1 luglio del 1847.
In quella data, quattro commercianti piemontesi, Clemente Michel, Carlo Re, Carlo Agnelli ed Eligio Baudino, scelsero di costituire a Torino una Distilleria Nazionale da spirito di vino all’uso di Francia denominata Michel Re Agnelli e Baudino, la più diretta antenata di Martini & Rossi.
Alla sede torinese e alla distilleria ubicata a San Salvatore Monferrato, ben presto si affiancano un magazzino a Genova Sampierdarena, una fabbrica di birra ad Alessandria e case di rappresentanza a Béziers e a Narbonne.
Sin dai primi anni, appaiono in organico Teofilo Sola e Alessandro Martini, la cui intraprendenza gli consente di acquisire dal 1851 una compartecipazione agli utili della "Michel Re Agnelli e Baudino".
Nel 1863 la società si ristruttura e prende il nome di Martini, Sola e C.ia: vi compare un terzo socio, il liquorista Luigi Rossi, che già collaborava con la precedente gestione.
Nel 1864 la sede produttiva è trasferita a Pessione, piccola frazione di Chieri: i soci vi acquistano una palazzina dotata di cantine e circondata da una estensione di terreno ove saranno successivamente edificati i nuovi reparti aziendali.
Dopo le prime onorificenze ottenute alle Esposizioni Internazionali di Dublino (1865) e Parigi (1878), prende il via una sequenza di riconoscimenti che da tutto il mondo vanno ad arricchire il medagliere della Società, la quale nel corso della sua storia potrà fregiarsi del titolo di fornitore ufficiale di molte Case Reali in Europa e nel 1922 persino dell’Imperatore del Giappone.
Dal 1879, con la morte del socio Teofilo Sola, la ragione sociale diventa definitivamente Martini & Rossi, anche se la dicitura "successori Martini, Sola e C.ia" sopravvivrà fino alla metà del Novecento.
Nel 1887 gli uffici della Direzione generale si insediano nel palazzo di corso Vittorio Emanuele II° a Torino.
Con l’avvento del nuovo secolo i ruoli direttivi passano nelle mani dei figli di Luigi, Teofilo e Cesare, e successivamente Enrico ed Ernesto, la cui strategia persegue il potenziamento dei rapporti con l’estero attraverso la creazione di succursali amministrative, distributive e produttive.
Nel 1911, per meriti sociali e politici, la famiglia è insignita da Vittorio Emanuele III° del titolo nobiliare di Conti di Montelera.
Nei primi anni del Novecento la Martini & Rossi compie un balzo in avanti, distaccando a grandi passi molte aziende dell’epoca, per merito degli uomini che la dirigono e in particolare di Teofilo Rossi.
Mentre Teofilo e Cesare ricoprono cariche istituzionali e portano a compimento le rispettive carriere politiche, Enrico ed Ernesto Rossi coordinano la produzione del polo di Pessione e della nuova distilleria a vapore costruita a Montechiaro d'Asti (1901), nonché delle succursali e depositi di Buenos Aires (1884), Ginevra (1886) e così via, fino a raggiungere ogni parte del mondo.
Nel 1925, in conseguenza delle nuove leggi italiane, la Società a nome collettivo diviene Società Anonima Martini & Rossi.
La terza generazione dei Rossi di Montelera, rappresentata dai cugini Lando, Metello, Napoleone e Theo, eredita l’azienda negli anni Trenta.
Sono gli anni della realizzazione di opere sociali a favore dei lavoratori, ma anche della maggiore espansione e potenziamento dello stabilimento di Pessione.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la direzione della Martini & Rossi sfolla da Torino a Pessione.
Alcuni stabilimenti internazionali, come quello in Germania, subiscono gravi danni; nonostante questo l'azienda decide di mantenere la piena occupazione per tutelare i dipendenti durante il periodo bellico.
Si può parlare di ripresa già dal 1945. Nel dicembre di quello stesso anno la radio torna a trasmettere i celebri concerti Martini, lanciati con successo nel 1936 e sospesi nel 1943.
I concerti proseguiranno sino al 1964 e contribuiranno a far conoscere in Italia l’astro nascente di Maria Callas.
Gli anni ’50 segnano il rilancio della Martini & Rossi, che si trasforma in Società per Azioni.
In questi anni alle celebri firme della cartellonistica Martini & Rossi si affiancano nomi come Armando Testa, Mario Rossi, Attanasio Soldati, Andy Warhol.
Successivamente la società comincia a sperimentare le iniziative di comunicazione e di immagine che l'hanno resa nota nel mondo, a cominciare dalle Terrazze Martini (aperte tra il 1948 e il 1965 a Parigi, Milano, Londra, Bruxelles, Barcellona, San Paolo del Brasile e Genova).
Nel 1961 si inaugura a Pessione il Museo Martini di Storia dell’Enologia.
Nel 1970 nasce il Martini Racing Team, fiore all’occhiello della sponsorizzazione sportiva automobilistica Martini & Rossi.
Gli anni ’70 e ’80 si caratterizzano anche per le grandi campagne di comunicazione internazionale e per il mecenatismo artistico.

MARTINI & ROSSI CORDIALCOGNAC SIGILLO REALE CON FASCI

Magnifico esemplare di Cordialcognac prodotto in Italia dall’allora Società Anonima Martini & Rossi di Pessione (TO).
Possiamo con certezza datare questo flacone tra il 27 Novembre 1933 e il 31 Maggio 1944.
Fa fede a questo periodo il Sigillo in alluminio con lo stemma Sabaudo e Fasci apposto come imposta di Stato a sigillo della chiusura di questa bottiglia.
Si tratta di un liquore a base di Cognac Gran Riserva Martini & Rossi unito ad un distillato di sole erbe aromatiche, come recita la retroetichetta.
Sconcertante la somiglianza alla bottiglia del Grand Marnier.
La chiusura è con tappo in sughero a raso, ricoperto con stagnola rossa sormontata dal sigillo di Stato in alluminio.
Il tutto in condizioni più che soddisfacenti.
Molto buono anche il livello, posto all’attacco del collo.
Grande pezzo da collezione che possiamo tranquillamente collocare tra i Cognac Italiani.