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Codice: 00000066
Categoria: Grappa e Distillati di Frutta
Disponibilità:
1
Contenuto:
0,70 lt.
Confezione:
Bottiglia
Località: Italia-Piemonte
Produttore:
Distillerie Berta srl Mombaruzzo AT
La storia della Distilleria Berta ha origine nel 1866 con la nascita di Francesco Berta, vignaiolo e proprietario di terre.
Passano gli anni, il figlio diventa padre. Nasce Giovanni e qualche anno dopo Michele. Due fratelli, due strade diverse: il primo, vignaiolo come il padre a Casalotto di Mombaruzzo, il secondo, farmacista nella grande Milano.
Non esiste Internet, le distanze sono lunghe, ma allora come ora quando c’è un perché si trova un come: Giovanni invia a Michele le materie prime, lui le trasforma in liquori dalle arcane proprietà curative.
Nel 1945 Paolo Berta, il figlio di Giovanni, ancora non immagina nemmeno che avrebbe fondato le Distillerie. Paolo è solo un ragazzo che aveva frequentato la scuola di enotecnica e fa l’apprendista in una cantina a Canelli. Un giorno decide di fermarsi a prendere qualcosa da mangiare in una salumeria; questo incontro gli cambia la vita.
La ragazza che serviva al bancone, figlia dei proprietari del negozio, è così bella che Paolo torna ogni giorno per i mesi seguenti a comprare ogni genere di salumi e affettati pur di poterle parlare. È già innamorato di lei nonostante sappia solo il suo nome: Lidia.
Due anni dopo, nel 1947, Lidia e Paolo non perdono tempo. Poco dopo essersi conosciuti, si sposano e decidono di vivere a Nizza Monferrato e di costruire la prima Distilleria al piano terra della loro casa, all’insegna di un lavoro radicale, ostinato, senza compromessi. Un lavoro che si fonda su una ricerca maniacale e instancabile della perfezione, della massima sintesi tra buono e bello, della materia prima migliore, lavorata con una cura che sfiora la devozione. Gli alambicchi cominciano a scaldarsi proprio dove, alzando lo sguardo, l’occhio si perde tra le colline del Barbera.
Chi sogna in grande e suda per plasmare la realtà in sogno spesso viene ricompensato e la famiglia Berta non fa eccezione. I figli di Paolo, Gianfranco ed Enrico, cresciuti in mezzo ad aromi speziati e bottiglie luccicanti, decidono di seguire gli insegnamenti di loro padre. È una scelta che li allontana subito dalle logiche della grande distribuzione e li porta verso le strette di mano, i pranzi in compagnia, i clienti che diventano amici. E, mentre il salotto di casa si riempie di gente da ogni parte d’Italia, Paolo inizia a tenere da parte un po’ di grappa, in piccole botti da vino…
1998! É il momento della verità. Sotto gli occhi dei suoi figli, Paolo apre una delle sue botti piene di grappa. Quel liquido ambrato, intenso, profumato non assomiglia per nulla alle altre grappe; è diventato qualcos’altro. Qualcosa di rivoluzionario. Qualcosa che profuma di anni e di cura. È nata la Roccanivo, la prima Selezione Riserva; e altre verranno negli anni.
Nel 2006 l’azienda rileva Moriondo Carlo, nome storico dell’amaretto piemontese, e da inizio ai lavori di ristrutturazione di Villa Prato; contestualmente si acquista il Castello di Monteu Roero.
Purtroppo, nel 2015 viene a mancare Gianfranco; per gli amici Gian. A lui viene dedicato il progetto SoloPerGian: una cantina, una grappa, una Fondazione che aiuta i giovani e i meno giovani a inserirsi nel mercato del lavoro.
Oggi Paolo e Lidia non lavorano più nelle Distillerie, ma il loro sogno non si spegne, anzi, cresce e viene tramandato: quel sogno continua a viaggiare e a portare in ogni angolo del mondo la storia di un amore così grande da sfidare il tempo.
TRE SOLI TRE 2016 GRAPPA DI NEBBIOLO INVECCHIATA DISTILLERIE BERTA
Il Tre è un numero potente e magico. Congiunzione tra L’Uno, l’unità e il Due, la dualità, rappresenta la prima superficie per Pitagora, la gatta, misteriosa e suadente, nella tombola napoletana, la Trinità Cristiana.
Gli Induisti pensando al tre pensano a Brahma, Shiva e Vishnu, i Cinesi alla totalità cosmica di Cielo, Terra, Uomo.
Tre sono anche le grandi zone del Nebbiolo, da cui questa grappa prende la sua eleganza: ma è grazie al sole, che accarezza e scalda gli acini, e agli otto anni di invecchiamento, che è così buona.
Grappa dal colore ambrato.
Profumo ampio, avvolgente, con grande personalità. Splendido concerto di sensazioni nelle quali spicca la frutta matura (ribes nero, albicocca, marasca) il cacao e la vaniglia.
Al palato si confermano le seducenti sensazioni avvertite al naso.
Contenuto: 70 cl.
Gradazione alcolica: 43% Vol.
Passano gli anni, il figlio diventa padre. Nasce Giovanni e qualche anno dopo Michele. Due fratelli, due strade diverse: il primo, vignaiolo come il padre a Casalotto di Mombaruzzo, il secondo, farmacista nella grande Milano.
Non esiste Internet, le distanze sono lunghe, ma allora come ora quando c’è un perché si trova un come: Giovanni invia a Michele le materie prime, lui le trasforma in liquori dalle arcane proprietà curative.
Nel 1945 Paolo Berta, il figlio di Giovanni, ancora non immagina nemmeno che avrebbe fondato le Distillerie. Paolo è solo un ragazzo che aveva frequentato la scuola di enotecnica e fa l’apprendista in una cantina a Canelli. Un giorno decide di fermarsi a prendere qualcosa da mangiare in una salumeria; questo incontro gli cambia la vita.
La ragazza che serviva al bancone, figlia dei proprietari del negozio, è così bella che Paolo torna ogni giorno per i mesi seguenti a comprare ogni genere di salumi e affettati pur di poterle parlare. È già innamorato di lei nonostante sappia solo il suo nome: Lidia.
Due anni dopo, nel 1947, Lidia e Paolo non perdono tempo. Poco dopo essersi conosciuti, si sposano e decidono di vivere a Nizza Monferrato e di costruire la prima Distilleria al piano terra della loro casa, all’insegna di un lavoro radicale, ostinato, senza compromessi. Un lavoro che si fonda su una ricerca maniacale e instancabile della perfezione, della massima sintesi tra buono e bello, della materia prima migliore, lavorata con una cura che sfiora la devozione. Gli alambicchi cominciano a scaldarsi proprio dove, alzando lo sguardo, l’occhio si perde tra le colline del Barbera.
Chi sogna in grande e suda per plasmare la realtà in sogno spesso viene ricompensato e la famiglia Berta non fa eccezione. I figli di Paolo, Gianfranco ed Enrico, cresciuti in mezzo ad aromi speziati e bottiglie luccicanti, decidono di seguire gli insegnamenti di loro padre. È una scelta che li allontana subito dalle logiche della grande distribuzione e li porta verso le strette di mano, i pranzi in compagnia, i clienti che diventano amici. E, mentre il salotto di casa si riempie di gente da ogni parte d’Italia, Paolo inizia a tenere da parte un po’ di grappa, in piccole botti da vino…
1998! É il momento della verità. Sotto gli occhi dei suoi figli, Paolo apre una delle sue botti piene di grappa. Quel liquido ambrato, intenso, profumato non assomiglia per nulla alle altre grappe; è diventato qualcos’altro. Qualcosa di rivoluzionario. Qualcosa che profuma di anni e di cura. È nata la Roccanivo, la prima Selezione Riserva; e altre verranno negli anni.
Nel 2006 l’azienda rileva Moriondo Carlo, nome storico dell’amaretto piemontese, e da inizio ai lavori di ristrutturazione di Villa Prato; contestualmente si acquista il Castello di Monteu Roero.
Purtroppo, nel 2015 viene a mancare Gianfranco; per gli amici Gian. A lui viene dedicato il progetto SoloPerGian: una cantina, una grappa, una Fondazione che aiuta i giovani e i meno giovani a inserirsi nel mercato del lavoro.
Oggi Paolo e Lidia non lavorano più nelle Distillerie, ma il loro sogno non si spegne, anzi, cresce e viene tramandato: quel sogno continua a viaggiare e a portare in ogni angolo del mondo la storia di un amore così grande da sfidare il tempo.
TRE SOLI TRE 2016 GRAPPA DI NEBBIOLO INVECCHIATA DISTILLERIE BERTA
Il Tre è un numero potente e magico. Congiunzione tra L’Uno, l’unità e il Due, la dualità, rappresenta la prima superficie per Pitagora, la gatta, misteriosa e suadente, nella tombola napoletana, la Trinità Cristiana.
Gli Induisti pensando al tre pensano a Brahma, Shiva e Vishnu, i Cinesi alla totalità cosmica di Cielo, Terra, Uomo.
Tre sono anche le grandi zone del Nebbiolo, da cui questa grappa prende la sua eleganza: ma è grazie al sole, che accarezza e scalda gli acini, e agli otto anni di invecchiamento, che è così buona.
Grappa dal colore ambrato.
Profumo ampio, avvolgente, con grande personalità. Splendido concerto di sensazioni nelle quali spicca la frutta matura (ribes nero, albicocca, marasca) il cacao e la vaniglia.
Al palato si confermano le seducenti sensazioni avvertite al naso.
Contenuto: 70 cl.
Gradazione alcolica: 43% Vol.