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Codice: 00001237
Categoria: Liquori e distillati
Disponibilità:
1
Contenuto:
0,70 lt.
Confezione:
1
Località: Portogallo-Lisbona
Produttore:
Francisco Espinheira & C. Lisbona
La storia della Ginja ha origine a Óbidos, un piccolo borgo medievale famoso per il suo centro storico non lontano da Lisbona, dove crescono le migliori amarene del Portogallo.
L’idea fu del monaco galiziano Francisco Espinheira che, nel 1840, ebbe l'idea di lasciare in infusione nell'acquavite le amarene con zucchero, acqua e cannella.
L'intenzione era quella di creare un medicamento che curasse una serie di malanni; evidentemente l'intruglio, più che come panacea, ebbe successo come nettare per i seguaci di Bacco.
Presente in tutti i locali della capitale portoghese, la Ginjinha è il miglior liquore di sempre della città.
Come dicevamo si tratta di un liquore dolce amaro a base di amarene, zucchero, acqua e cannella, che solitamente viene servito in piccoli bicchieri chiamati colpo, il cui contenuto dovrebbe essere bevuto in un sorso solo.
Si può degustare con o senza il Ginja (com ela ou sem ela).
Un altro metodo per degustare questa specialità è in un bicchiere di cioccolato che addolcisce l’animo a fine cicchetto. Anche in questo caso, com ela ou sem ela, l’amarena nella coppa!
Liquore dal sapore unico e inconfondibile; al palato l’aroma di ciliegia è dominante.
Cremoso in bocca e di lunga persistenza.
Sebbene oggi la bevanda sia diffusa ovunque, l'itinerario della Ginjinha non può non far tappa presso il locale che diede origine all’etichetta storica, la più antica: la Ginjinha Espinheira, nel largo de São Domingos, tra la piazza del Rossio e del Fico (da Figueira).
Si tratta di un baretto di soli tre metri quadrati che serve esclusivamente Ginja con decorazioni d'antan.
Aperto su una piazzetta sempre affollata, può contare d'inverno sull'atmosfera creata dal fumo dei venditori di castagne e, a primavera, sulla cascata viola dei fiori di Jacaranda del Rossio (Jacarandia Mimosifolia), il nostro glicine.
L’idea fu del monaco galiziano Francisco Espinheira che, nel 1840, ebbe l'idea di lasciare in infusione nell'acquavite le amarene con zucchero, acqua e cannella.
L'intenzione era quella di creare un medicamento che curasse una serie di malanni; evidentemente l'intruglio, più che come panacea, ebbe successo come nettare per i seguaci di Bacco.
Presente in tutti i locali della capitale portoghese, la Ginjinha è il miglior liquore di sempre della città.
Come dicevamo si tratta di un liquore dolce amaro a base di amarene, zucchero, acqua e cannella, che solitamente viene servito in piccoli bicchieri chiamati colpo, il cui contenuto dovrebbe essere bevuto in un sorso solo.
Si può degustare con o senza il Ginja (com ela ou sem ela).
Un altro metodo per degustare questa specialità è in un bicchiere di cioccolato che addolcisce l’animo a fine cicchetto. Anche in questo caso, com ela ou sem ela, l’amarena nella coppa!
Liquore dal sapore unico e inconfondibile; al palato l’aroma di ciliegia è dominante.
Cremoso in bocca e di lunga persistenza.
Sebbene oggi la bevanda sia diffusa ovunque, l'itinerario della Ginjinha non può non far tappa presso il locale che diede origine all’etichetta storica, la più antica: la Ginjinha Espinheira, nel largo de São Domingos, tra la piazza del Rossio e del Fico (da Figueira).
Si tratta di un baretto di soli tre metri quadrati che serve esclusivamente Ginja con decorazioni d'antan.
Aperto su una piazzetta sempre affollata, può contare d'inverno sull'atmosfera creata dal fumo dei venditori di castagne e, a primavera, sulla cascata viola dei fiori di Jacaranda del Rossio (Jacarandia Mimosifolia), il nostro glicine.
LICOR DE GINJA FRANCISCO ESPINHEIRA
Etichetta storica nel panorama attuale dei produttori di Licor de Ginja.
Contenuto: 70 cl.
Gradazione alcolica del 23%
All’interno della bottiglia è presente uno strato di amarene per onorare la tradizione del com ela ou sem ela.