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CHATEAU LATOUR 1962

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Codice: 00001001
Categoria: Rossi esteri
Disponibilità:

1

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
1
I domini di Chateau Latour beneficiano di una situazione eccezionale, al limite della zona di Pauillac e di Saint-Julien, immediatamente a Nord della proprietà, racchiusa da un muretto, di Léoville Les Cases.
I vigneti di Chateau Latour, detti Enclos, sono facilmente identificabili dalla strada grazie all’imponente torre bianca fortificata del XVII° secolo che domina la proprietà e buona parte dell’estuario della Gironda.
La cosa che balza immediatamente all’occhio del visitatore è la totale copertura dei terreni con pietre a base di quarzo che ne compongono il sottosuolo e che rendono unico ed inconfondibile il territorio.
I vigneti , età media quarant’anni, sono quasi totalmente a Cabernet-Sauvignon e Merlot ed hanno una resa media di 45/50 ettolitri per ettaro su di una superficie totale di 47 ettari per un totale medio di circa 200.000 bottiglie prodotte.
I 18 ettari di parcelle di vigneto all’esterno dell’Enclos e con un piede di vigna con un’età media inferiore ai dieci anni e le produzioni eventualmente declassate, danno origine al secondo vino aziendale, Les Forts de Latour.
I vini di Chateau Latour sono un esempio di regolarità per quanto concerne la qualità dei millesimi prodotti. Chiuso, tannico e concentrato in gioventù, necessita di un lungo affinamento in bottiglia per esprimere al meglio le sue caratteristiche di profondità, potenza e straordinaria ricchezza.
A maturazione avvenuta, Chateau Latour stupisce per il suo incredibile bouquet fatto di note di cassis, di nocciole e di cuoio. Un vero vino monumentale.
Le prime tracce dei vigneti di Chateau Latour risalgono al lontano 1378, nel pieno della guerra dei cento anni. Infatti la torre di Saint-Maubert , rappresentata in etichetta, fungeva da piazzaforte in quanto permetteva ai soldati bretoni al servizio del Re di Francia di tenere sotto controllo l’estuario della Gironda da eventuali scorribande dei pirati.
Solamente alla fine del XVII° secolo, con il riscatto della proprietà da parte di Nicolas Alexander Marchese di Ségur già proprietario di Calon e di Mouton e Presidente del Parlamento di Bordeaux, inizia la grandiosa storia vitivinicola della proprietà che, per la verità già produceva vini molto apprezzati dai consumatori inglesi.
Per più di tre secoli la famiglia Ségur tiene salde le redini del dominio.
Nel 1962 gli eredi della famiglia Ségur riuniti in Société Civilé in ragione del loro grande numero, vendettero la maggioranza (53%) delle quote societarie ad un’importante holding inglese, il gruppo Pearson & Sons ltd.. Fu questo un avvenimento fondamentale nella storia della proprietà.
Grande fu il fastidio dei francesi per questa operazione; lo stesso Generale De Gaulle arrivò al punto da vietare ai Pearson di rimuovere una sola zolla di quel mitico terreno.
Nel 1989, il gruppo britannico Allied Lyons,già in possesso del 25 % delle quote, rileva le proprietà di Pearson e diventa azionista maggioritario con il 93% del totale. Il restante 7% rimane alla Famiglia Ségur.
Arriviamo al Luglio del ’93 quando, in pieno periodo di recessione, l’uomo d’affari Francois Pinault, proprietario di Christie’s, per poco meno di 700 milioni di franchi acquisisce il possesso di Chateau Latour che dopo più di trent’anni ritorna ad essere di proprietà francese.
Egli ne affida la gestione a Christian Le Sommer e Frederic Engerer.
Recentemente l’azienda ha reso pubblici i documenti conservati nei propri archivi, alcuni vecchi più di tre secoli, dai quali è emerso un lavoro di studio e di monitorizzazione dei terreni e dei vigneti che ha dell’incredibile.
Il 4 Aprile 2000, a New York, si è tenuta una degustazione didattica di vecchie annate di Chateau Latour riservata ad una trentina di esperti giunti da tutto il Mondo.
Vendemmie come il 1863, 1881, 1893, 1899, 1900, 1909, 1918, 1924, 1928, 1934 e tantissime altre fino a giungere alle più recenti vendemmie degli anni ’80 hanno permesso di dimostrare ancora una volta l’eccezionale longevità di questo Premier Cru.

CHATEAU LATOUR 1962

Robert Parker giudica questa vendemmia di Latour con il punteggio di 95/100.
Wine Spectator, seppur con meno generosità, lo classifica con un rating di 91/100.
Decisamente molto sopra la media possiamo considerare il 1962 un grande millesimo.
Già nel corso delle primissime degustazioni, questo millesimo lasciava presagire grandi soddisfazioni.
Un Latour serio, nobile e raffinato che ha corrisposto alle aspettative dimostrando, nel tempo, tutta la sua potenzialità.
Un millesimo che, purtroppo, non ha goduto appieno della reputazione che merita in quanto offuscato dalla immensa vendemmia che lo ha preceduto: la 1961.
Alla degustazione ancor oggi si propone con una buona acidità che sostiene il frutto; al naso immediate le dolci sensazioni di creme caramel.-
Chateau Latour 1962 è molto concentrato e vigoroso e permette di progettare un futuro denso di soddisfazioni.

Descrizione della bottiglia:

La bottiglia si presenta in condizioni di mantenimento perfette per quanto riguarda la parte esteriore.
Il livello del vino, posizionato nella parte media della spalla, ci permette di classificare il flacone Top Shoulder; eccezionale per una bottiglia con oltre trent’anni di vita.