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Codice: 00001896
Categoria: Rossi italiani
Disponibilità:
3
Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia
Località: Italia-Piemonte
Produttore:
Oddero S.S.A. La Morra CN
Poderi e Cantine Oddero è uno dei marchi storici tra i produttori del Barolo.
L’azienda ha radici che risalgono alla fine del XVIII° secolo, quando gli avi della famiglia cominciarono a vinificare in proprio.
Le cantine, situate in Frazione Santa Maria di La Morra si innalzano su di un terrazzo naturale e gettano lo sguardo sulle colline delle Langhe.
Immersa in un mare di curatissimi vigneti, l’azienda coltiva 35 ettari dei migliori cru delle Langhe e dell’Astigiano da cui ottiene l’eccellenza dei vini piemontesi:
Barolo, Barbaresco, Langhe Nebbiolo, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barbera d’Asti e Moscato.
Sapienza antica e aggiornate tecniche produttive. Tenacia, pazienza, rispetto della materia prima e del territorio.
In azienda si cura ogni dettaglio: dalla potatura invernale alle primaverili operazioni in verde, dai diradamenti alla vendemmia, fino alla pigiatura, la fermentazione e il lungo affinamento.
È difficile indicare con sicurezza una data di inizio della vinificazione, in quanto i vigneti e le cascine sono da sempre appartenuti alla famiglia Oddero.
Da uno studio dei documenti parrocchiali e comunali, tuttavia, risulta con sicurezza che gli Oddero sono presenti sul territorio di La Morra almeno dal XVIII° secolo.
Attraverso scritti, atti notarili e fotografie private, si sa che Giovanni Battista Oddero (1794 -1874) – e in seguito i suoi figli Lorenzo (1821-1903) e Luigi (1832-1893) – a cavallo fra Settecento e Ottocento cominciarono a vinificare le uve prodotte da vigneti ubicati nel Comune di La Morra.
È grazie a loro che il vino iniziò la sua diffusione nel mondo, dapprima venduto in piccoli fusti e damigiane e, dal 1878, in bottiglia, grazie agli sforzi del primo Giacomo Oddero (1851-1915).
Alcuni recenti ritrovamenti dimostrano che, verso la fine del XIX°secolo, il Barolo Oddero fosse già esportato, con successo, verso le Americhe, in piccoli fusti di legno di rovere.
Anche in Italia i vini Oddero conquistano importanti riconoscimenti.
Nel 1911, il Barolo è protagonista all’Esposizione Internazionale di Torino, prendendo parte alla degustazione organizzata dal Circolo Enofilo Subalpino, in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia.
La storia contemporanea dell’azienda si lega inestricabilmente a quella di Giacomo Oddero, nato nel 1926, nipote del primo Giacomo di famiglia, da cui ereditò il nome.
Figura eclettica e dai vasti interessi culturali, a partire dagli anni ’50 Giacomo rinnovò l’antica azienda agricola e cominciò una lunga battaglia per elevare la qualità e il prestigio dei vini.
Non solo quelli da lui prodotti, ma dell’intera Provincia di Cuneo.
Tra i molti incarichi pubblici e amministrativi, fu assessore provinciale all’Agricoltura firmando gli storici disciplinari che concessero ai vini di Langhe e Roero la Doc e poi la Docg, nonché moltissime le regolamentazioni di quasi tutti i prodotti agricoli: dai formaggi alla nocciola di Langa, fino agli ortaggi di pianura.
Nel 1997 Giacomo Oddero diede vita al Centro Nazionale Studi sul Tartufo d’Alba, oggi il principale centro italiano per lo studio e la promozione del «Re dei funghi», il celebre Tuber Magnatum Pico.
È sotto la guida di Giacomo che Poderi e Cantine Oddero assumono l’attuale configurazione produttiva, ampliando l’estensione dei vigneti, il numero di bottiglie prodotte e sostenendo una politica di qualità che oggi è riconosciuta a livello internazionale.
L’eredità di Giacomo Oddero è oggi raccolta e portata avanti dalla figlia Mariacristina, entrata in azienda verso la fine degli anni ’90, e dai nipoti Isabella e Pietro, che rappresentano la settima generazione di una famiglia con oltre un secolo e mezzo di tradizione vitivinicola.
Conservando con amore la tradizione dei padri fondatori, la nuova generazione ha saputo portare in casa Oddero una ventata di giovinezza, eleganza e innovazione, rispettosa però dell’ambiente in vigna e del vino in cantina.
Dal loro attento lavoro sono giunti prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale: traguardi ottenuti con passione, fatica e tenacia.
La superficie complessiva a vite di proprietà dell'azienda Oddero è di circa 35 ettari di cui 16,5 coltivati a Nebbiolo da Barolo e Barbaresco.
Fanno parte dei possedimenti di famiglia una superficie di circa 6 ettari coltivata a nocciola, la prelibata Nocciola Piemonte IGP delle Langhe.
Con i nuovi Disciplinari di Produzione per il Barolo ed il Barbaresco sono state ufficialmente codificate le “Menzioni Geografiche Aggiuntive”, aree geografiche di particolare pregio per la coltivazione del Nebbiolo.
Tra queste rientrano quelle che sono di proprietà storica dell’azienda Oddero e che sono utilizzate già dagli anni ‘80, in etichetta, per i Barolo e Barbaresco.
BARBARESCO GALLINA DOCG 2021 ODDERO
Gallina è l’area geografica più conosciuta di Neive e deve il suo nome, con molta probabilità, a una o più famiglie che nell’Ottocento risiedevano nell’abitato.
Risalendo la provinciale che dal piano di Baraccone porta all’abitato di Neive alto, Gallina è facilmente visibile sul lato sinistro.
Il vigneto appartiene alla cascina Rigo e sale da 180 m. fino a 210 m. slm, a pieno sud.
Il suolo è fortemente caratterizzato da sabbie chiare, miste a marne calcaree, che lo rendono sciolto e siccitoso nel periodo estivo.
Le sabbie, in presenza di marne, conferiscono una grande eleganza e finezza a questo Barbaresco.
La produzione media annua si assenta nell’intorno delle 6000 bottiglie.
La tipicità del Barbaresco Gallina si esprime nell’eleganza, nella finezza di naso e palato e nella verticalità di sensazioni tanniche.
Espressione di un terreno marnoso a buona percentuale di sabbia finissima, ha un colore rosso rubino con tenui sfumature granate.
Particolare finezza al naso, equilibrio e complessità, sensazioni olfattive di frutta rossa matura, di spezie, di viola, tipica del Nebbiolo.
Tannino avvolgente, ottima lunghezza al palato.
L’azienda ha radici che risalgono alla fine del XVIII° secolo, quando gli avi della famiglia cominciarono a vinificare in proprio.
Le cantine, situate in Frazione Santa Maria di La Morra si innalzano su di un terrazzo naturale e gettano lo sguardo sulle colline delle Langhe.
Immersa in un mare di curatissimi vigneti, l’azienda coltiva 35 ettari dei migliori cru delle Langhe e dell’Astigiano da cui ottiene l’eccellenza dei vini piemontesi:
Barolo, Barbaresco, Langhe Nebbiolo, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barbera d’Asti e Moscato.
Sapienza antica e aggiornate tecniche produttive. Tenacia, pazienza, rispetto della materia prima e del territorio.
In azienda si cura ogni dettaglio: dalla potatura invernale alle primaverili operazioni in verde, dai diradamenti alla vendemmia, fino alla pigiatura, la fermentazione e il lungo affinamento.
È difficile indicare con sicurezza una data di inizio della vinificazione, in quanto i vigneti e le cascine sono da sempre appartenuti alla famiglia Oddero.
Da uno studio dei documenti parrocchiali e comunali, tuttavia, risulta con sicurezza che gli Oddero sono presenti sul territorio di La Morra almeno dal XVIII° secolo.
Attraverso scritti, atti notarili e fotografie private, si sa che Giovanni Battista Oddero (1794 -1874) – e in seguito i suoi figli Lorenzo (1821-1903) e Luigi (1832-1893) – a cavallo fra Settecento e Ottocento cominciarono a vinificare le uve prodotte da vigneti ubicati nel Comune di La Morra.
È grazie a loro che il vino iniziò la sua diffusione nel mondo, dapprima venduto in piccoli fusti e damigiane e, dal 1878, in bottiglia, grazie agli sforzi del primo Giacomo Oddero (1851-1915).
Alcuni recenti ritrovamenti dimostrano che, verso la fine del XIX°secolo, il Barolo Oddero fosse già esportato, con successo, verso le Americhe, in piccoli fusti di legno di rovere.
Anche in Italia i vini Oddero conquistano importanti riconoscimenti.
Nel 1911, il Barolo è protagonista all’Esposizione Internazionale di Torino, prendendo parte alla degustazione organizzata dal Circolo Enofilo Subalpino, in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia.
La storia contemporanea dell’azienda si lega inestricabilmente a quella di Giacomo Oddero, nato nel 1926, nipote del primo Giacomo di famiglia, da cui ereditò il nome.
Figura eclettica e dai vasti interessi culturali, a partire dagli anni ’50 Giacomo rinnovò l’antica azienda agricola e cominciò una lunga battaglia per elevare la qualità e il prestigio dei vini.
Non solo quelli da lui prodotti, ma dell’intera Provincia di Cuneo.
Tra i molti incarichi pubblici e amministrativi, fu assessore provinciale all’Agricoltura firmando gli storici disciplinari che concessero ai vini di Langhe e Roero la Doc e poi la Docg, nonché moltissime le regolamentazioni di quasi tutti i prodotti agricoli: dai formaggi alla nocciola di Langa, fino agli ortaggi di pianura.
Nel 1997 Giacomo Oddero diede vita al Centro Nazionale Studi sul Tartufo d’Alba, oggi il principale centro italiano per lo studio e la promozione del «Re dei funghi», il celebre Tuber Magnatum Pico.
È sotto la guida di Giacomo che Poderi e Cantine Oddero assumono l’attuale configurazione produttiva, ampliando l’estensione dei vigneti, il numero di bottiglie prodotte e sostenendo una politica di qualità che oggi è riconosciuta a livello internazionale.
L’eredità di Giacomo Oddero è oggi raccolta e portata avanti dalla figlia Mariacristina, entrata in azienda verso la fine degli anni ’90, e dai nipoti Isabella e Pietro, che rappresentano la settima generazione di una famiglia con oltre un secolo e mezzo di tradizione vitivinicola.
Conservando con amore la tradizione dei padri fondatori, la nuova generazione ha saputo portare in casa Oddero una ventata di giovinezza, eleganza e innovazione, rispettosa però dell’ambiente in vigna e del vino in cantina.
Dal loro attento lavoro sono giunti prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale: traguardi ottenuti con passione, fatica e tenacia.
La superficie complessiva a vite di proprietà dell'azienda Oddero è di circa 35 ettari di cui 16,5 coltivati a Nebbiolo da Barolo e Barbaresco.
Fanno parte dei possedimenti di famiglia una superficie di circa 6 ettari coltivata a nocciola, la prelibata Nocciola Piemonte IGP delle Langhe.
Con i nuovi Disciplinari di Produzione per il Barolo ed il Barbaresco sono state ufficialmente codificate le “Menzioni Geografiche Aggiuntive”, aree geografiche di particolare pregio per la coltivazione del Nebbiolo.
Tra queste rientrano quelle che sono di proprietà storica dell’azienda Oddero e che sono utilizzate già dagli anni ‘80, in etichetta, per i Barolo e Barbaresco.
BARBARESCO GALLINA DOCG 2021 ODDERO
Gallina è l’area geografica più conosciuta di Neive e deve il suo nome, con molta probabilità, a una o più famiglie che nell’Ottocento risiedevano nell’abitato.
Risalendo la provinciale che dal piano di Baraccone porta all’abitato di Neive alto, Gallina è facilmente visibile sul lato sinistro.
Il vigneto appartiene alla cascina Rigo e sale da 180 m. fino a 210 m. slm, a pieno sud.
Il suolo è fortemente caratterizzato da sabbie chiare, miste a marne calcaree, che lo rendono sciolto e siccitoso nel periodo estivo.
Le sabbie, in presenza di marne, conferiscono una grande eleganza e finezza a questo Barbaresco.
La produzione media annua si assenta nell’intorno delle 6000 bottiglie.
La tipicità del Barbaresco Gallina si esprime nell’eleganza, nella finezza di naso e palato e nella verticalità di sensazioni tanniche.
Espressione di un terreno marnoso a buona percentuale di sabbia finissima, ha un colore rosso rubino con tenui sfumature granate.
Particolare finezza al naso, equilibrio e complessità, sensazioni olfattive di frutta rossa matura, di spezie, di viola, tipica del Nebbiolo.
Tannino avvolgente, ottima lunghezza al palato.