1
All'inizio degli anni '80, Giovanni Rosso ristrutturò gran parte dei vigneti con sesti di impianto modernissimi, atti a produrre solo uva di grande qualità.
Nel 2001 all'età di 27 anni, il figlio Davide, enologo e con esperienze importanti, decise di occuparsi personalmente della vinificazione e dell'élevage dei vini con un unico obbiettivo : «Il vino deve essere la perfetta copia del suo Terroir».
La terra è quella "magica" di Serralunga d'Alba, una delle migliori al mondo.
La tipologia del terreno, l'altitudine, l'esposizione, sono caratteristiche diverse che variano da un Cru all'altro e che richiedono una diversificazione delle lavorazioni.
Ogni singolo lavoro va fatto adattandosi alla vigna e, di conseguenza, alle condizioni metereologiche differenti ogni anno.
La superficie complessiva dell'azienda agricola è di dieci ettari.
BAROLO DOCG ESTER CANALE ROSSO VIGNA RIONDA 2014 GIOVANNI ROSSO
Vigna Rionda è davvero una grande vigna.
Vigna leggendaria, per molti appassionati autentico altare di quel Santuario del Barolo che è Serralunga.
Per dar ragione di tale leggenda si potrebbe descriverne la geologia, i caratteristici terreni dell’Unità di Serralunga, formazioni di Lequio, strati di marne grigie alternate ad arenarie formate da sabbie silicee con presenza di carbonato di calcio e ferro, suoli compatti emersi nel Miocene tra la fine del Langhiano e l’inizio del Serravalliano (o Elveziano), tra i più antichi della Langa del Barolo; oppure riferire della splendida esposizione a sud della vigna, della sua altezza compresa tra i 300 e i 350 metri s.l.m., delle remote, più che secolari attestazioni relative alla qualità del suo nebbiolo, dei diversi vignaioli che con essa si sono cimentati giungendo a superbi risultati.
Il Barolo Ester Canale Rosso Poderi dell’Antica Vigna Rionda di Davide Rosso si racconta, così, nel colore chiaro e terso, nella sottile leggiadria degli aromi, nella fragrante freschezza del frutto intarsiato di spezie mentolate e sorretto da un’impeccabile tannicità che esprime con fitta e vellutata consistenza la possente forza di Serralunga.
Una superba eleganza che verrebbe da definire borgognona, se il farlo non significasse in qualche modo sminuire il talento della Vigna Rionda, la nitida lucentezza, il registro, il tono, il canone che sono solo suoi e ad altri non si possono paragonare.
E’ difficile che le storie dei grandi cru di Langa siano avventurose: loro, i vigneti vedono le stesse mani curarli per decenni, i figli succedersi ai padri, in maniera naturale come le stagioni.
Al contrario, i vitigni ormai settantenni, di quella parte del cru Vigna Rionda di proprietà della famiglia Canale Rosso, ne hanno viste delle belle.
Più di quarant'anni fa guardavano bonari una giovane Ester Canale che lavorava la vigna insieme alla mamma dopo la morte del padre.
Poi hanno assistito al loro acquisto da parte dello zio di Ester che vendeva le uve a Bruno Giacosa.
Quindi la decisione di Tommaso Canale di vinificare in proprio e, dopo la sua morte, ecco la vigna tornare a Ester Canale.
Siamo a Serralunga, nella parte esposta a sud che guarda Monforte e le splendide viti che Ester lavorava da giovane, ora le ha affidate al figlio Davide perché dia la sua interpretazione di un cru mitico.
Sin dal primo anno di produzione, il Barolo Vigna Rionda Ester Canale 2011 ha strappato applausi a scena aperta.
Austero ed elegante come un abito da sera, scattante come un purosangue, un vino per cui fare follie.
Le bottiglie sono circa 2000 l'anno, contese da appassionati da tutto il mondo e i prezzi inesorabilmente si impennano.