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Codice: 00000432
Categoria: Rossi italiani
Disponibilità:
1
Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
1
Località: Italia-Toscana
Produttore:
Az. Agricola Mastrojanni Montalcino SI
L’Azienda Agricola Mastrojanni sorge a Castelnuovo dell’Abate, all’estremo sud-est del Comune di Montalcino, in provincia di Siena.
Un patrimonio artistico e architettonico immerso nello splendore della natura incontaminata e, più di ogni altra cosa, una zona ad altissima vocazione vitivinicola: la patria del Brunello.
Questi luoghi sono stati poco popolati e poco coltivati per tutta la storia dell’umanità; la terra è quindi vergine, pulita, priva di qualsiasi inquinante che, per mano dell’uomo, l’abbia potuta deturpare.
In questa terra nel 1975 l’avvocato Gabriele Mastrojanni comprò i poderi San Pio e Loreto e decise di piantare le prime vigne che in parte ancora oggi producono gli omonimi vini.
Altri, prima di lui, a cominciare da quel pioniere che fu Biondi-Santi, avevano fatto la stessa esperienza e il territorio aveva risposto con chiarezza che il vitigno migliore per questi terreni è il Sangiovese Grosso.
Mastrojanni, volendo fare un grande Brunello, piantò quasi esclusivamente Sangiovese.
In quegli stessi anni Maurizio Castelli, ancora oggi enologo aziendale, divenne il consulente di riferimento dell’azienda.
La famiglia Mastrojanni, che viveva a Roma e saltuariamente si recava a Montalcino, decise di dare fiducia ad Andrea Machetti che si offrì di seguire a tempo pieno l’evoluzione dell’azienda.
Andrea iniziò nel 1992 e il suo appassionato lavoro permise alla Mastrojanni di crescere all’estero e nella produzione, forse oltre al sogno iniziale dell’avvocato.
Attualmente la tenuta ha una estensione di 108 ettari di cui 39 vitati tra Brunello di Montalcino DOCG, Rosso di Montalcino DOC, Sant'Antimo Rosso DOC e Moscadello di Montalcino DOC.
Sono presenti anche delle piccole coltivazioni di Oliveti, delle zone boschive ed altre a seminativi, con altitudini che variano dai 180 ai 420 m/slm.
Le vigne sono esposte a sud, sud-est, alcune a sud-ovest.
Ognuna ha la sua caratteristica geologica diversa: quelle a sud-est sono più argillose e tufacee con inserimenti di arenarie.
Il conglomerato di fiume con ciottoli calcarei si trova nelle vigne esposte a sud e a sud-ovest.
Sono terreni comunque molto magri e di bassissima resa che chiedono alle viti anni e anni di radicazione per raggiungere gli alimenti di cui hanno bisogno.
Per questo le viti più anziane danno il vino migliore, come quelle della famosa vigna Cru Schiena d’Asino che prende il nome dalla forma della collina, esposta da sud-est fino a sud-ovest.
Schiena d’Asino, e diverse altre vigne, hanno ancora molte piante del 1975.
Un patrimonio artistico e architettonico immerso nello splendore della natura incontaminata e, più di ogni altra cosa, una zona ad altissima vocazione vitivinicola: la patria del Brunello.
Questi luoghi sono stati poco popolati e poco coltivati per tutta la storia dell’umanità; la terra è quindi vergine, pulita, priva di qualsiasi inquinante che, per mano dell’uomo, l’abbia potuta deturpare.
In questa terra nel 1975 l’avvocato Gabriele Mastrojanni comprò i poderi San Pio e Loreto e decise di piantare le prime vigne che in parte ancora oggi producono gli omonimi vini.
Altri, prima di lui, a cominciare da quel pioniere che fu Biondi-Santi, avevano fatto la stessa esperienza e il territorio aveva risposto con chiarezza che il vitigno migliore per questi terreni è il Sangiovese Grosso.
Mastrojanni, volendo fare un grande Brunello, piantò quasi esclusivamente Sangiovese.
In quegli stessi anni Maurizio Castelli, ancora oggi enologo aziendale, divenne il consulente di riferimento dell’azienda.
La famiglia Mastrojanni, che viveva a Roma e saltuariamente si recava a Montalcino, decise di dare fiducia ad Andrea Machetti che si offrì di seguire a tempo pieno l’evoluzione dell’azienda.
Andrea iniziò nel 1992 e il suo appassionato lavoro permise alla Mastrojanni di crescere all’estero e nella produzione, forse oltre al sogno iniziale dell’avvocato.
Attualmente la tenuta ha una estensione di 108 ettari di cui 39 vitati tra Brunello di Montalcino DOCG, Rosso di Montalcino DOC, Sant'Antimo Rosso DOC e Moscadello di Montalcino DOC.
Sono presenti anche delle piccole coltivazioni di Oliveti, delle zone boschive ed altre a seminativi, con altitudini che variano dai 180 ai 420 m/slm.
Le vigne sono esposte a sud, sud-est, alcune a sud-ovest.
Ognuna ha la sua caratteristica geologica diversa: quelle a sud-est sono più argillose e tufacee con inserimenti di arenarie.
Il conglomerato di fiume con ciottoli calcarei si trova nelle vigne esposte a sud e a sud-ovest.
Sono terreni comunque molto magri e di bassissima resa che chiedono alle viti anni e anni di radicazione per raggiungere gli alimenti di cui hanno bisogno.
Per questo le viti più anziane danno il vino migliore, come quelle della famosa vigna Cru Schiena d’Asino che prende il nome dalla forma della collina, esposta da sud-est fino a sud-ovest.
Schiena d’Asino, e diverse altre vigne, hanno ancora molte piante del 1975.
BRUNELLO DI MONTALCINO VIGNA LORETO 2015 MASTROJANNI
Vigna Loreto è il più recente Cru aziendale che ogni anno riesce a produrre circa 8000 bottiglie.
Il vino prevede un affinamento in botti di rovere di Allier da 16 – 25 - 33 hl. per almeno 36 mesi.
Segue un ulteriore affinamento in bottiglia di 6/8 mesi.
Alla vista si presenta di un bel colore rosso rubino, profondo e brillante.
Al naso note di frutta rossa matura, impreziosite dall’abbraccio delle spezie orientali e dalla foglia di tabacco fresco.
Al palato l’attaccoè ampio e avvolgente, sostenuto da un tannino potente e maturo, progredisce in un finale setoso ed elegante.