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Nata nel 1978 grazie alla volontà dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani, già titolari di Banfi Vintners, una delle più importanti società di importazione di vini statunitense.
La proprietà, situata nel versante sud del comune di Montalcino, occupa 2.830 ettari dei quali 850 ospitano vigneti specializzati.
Sono coltivati i principali vitigni locali, quali Sangiovese e Moscadello, a cui si aggiungono significative presenze di altri vitigni internazionali perfettamente inseriti nell’habitat montalcinese quali Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot.
Nella Tenuta Castello Banfi si producono vini di alto prestigio, sinonimo di elevata qualità.
Ad ispirarne la produzione è proprio la vocazione del territorio di Montalcino e il suo particolare microclima.
Grazie al richiamo della campagna e ad un’accurata selezione di uve provenienti esclusivamente dai vigneti montalcinesi, prende corpo questa linea di vini dove all’antica e sapiente tradizione enologica si coniugano perfettamente le tecniche più innovative; troveranno quindi posto all’interno della linea sia i vini legati alla tradizione come il Brunello ed il Rosso di Montalcino, sia vini innovativi come il Summus e l’Excelsus.
EXCELSUS 1998 MAGNUM CASTELLO BANFI
Excelsus è prodotto dal 1993, solo nelle annate più favorevoli, con due varietà di uva che si vinificano separatamente con macerazioni variabili da 8 giorni per il Merlot, a 18 giorni per il Cabernet.
Alla fermentazione alcolica fa seguito la fase malolattica che si svolge in barriques in locali termocondizionati.
Segue un affinamento a temperatura controllata di 15°C per un periodo di circa 20 mesi.
Nei primi 12 mesi le varietà maturano singolarmente per poi essere assemblate e maturate come blend nei successivi 8 mesi.
Le uve impiegate per la produzione di Excelsus 1998, furono per il 60% Cabernet Sauvignon e per il 40% Merlot, provenienti da vigneti di proprietà, nella zona collinare del versante sud di Montalcino, posti ad un’altitudine di metri 170 per il Merlot e di 220 metri per il Cabernet Sauvignon.
La vendemmia del merlot avvenne all’inizio di settembre, mentre quella del Cabernet, esattamente un mese dopo.
Imbottigliamento avvenne nell’ottobre 2000.
La stagione 1998 fu caratterizzata da un andamento climatico particolarmente siccitoso nel periodo estivo.
Molta influenza sulla qualità dell’uva hanno avuto le elevate temperature di fine luglio e di metà agosto.
Conseguentemente a ciò, lo sviluppo vegetativo della vite è risultato maggiormente contenuto, bacche di piccole dimensioni con presenza percentualmente elevata di parti solide rispetto a fase liquida sono stati gli elementi che hanno condizionato anche tutta la fase di vinificazione, in quanto in questo tipo di situazione il rischio tannico aumenta sensibilmente e per scongiurarlo si sono ridotti i tempi di macerazione e si è provveduto all’eliminazione dei vinaccioli, responsabili della cessione in questa annata di tannini aggressivi, per quanto fu possibile.
Quella del 1998 fu quindi un’annata di difficile interpretazione tecnica.
La consistenza dell’uva imponeva delle scelte specifiche di vinificazione tese ad interpretare e ad esaltare al meglio il patrimonio qualitativo dell’annata.
L’imperativo era creare dei vini colorati, rotondi, morbidi ma non aggressivi, ricchi in struttura ma non tannici.
Vista la consistenza dell’uva e l’andamento climatico, analizzati ed elaborati i dati analitici sulla qualità e quantità dei polifenoli presenti nell’uva, è stato fatto un piano di vinificazione ad hoc per ogni singola varietà e per ogni singolo vigneto.
La chiave di interpretazione positiva dell’annata è stata la giusta determinazione dei tempi di raccolta e le modalità di macerazione.
Excelsus 1998 si propone all’occhio di un bel colore rosso malva, impenetrabile come l’inchiostro.
Al naso è complesso, con aromi di ribes nero, ciliegia, violetta, ma anche con sentori di tabacco, menta, cuoio.
La struttura è imponente e di grande personalità, con tannini di buona fattura.
Lungo e persistente il finale.
Enormi potenzialità d’invecchiamento.