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Negli anni ’30 la terra venne ereditata dagli ultimi eredi: Carlotta della Gherardesca Antinori, madre di Piero Antinori, e da sua sorella che era sposata a Mario Incisa della Rocchetta (che prese possesso della vicina Tenuta San Guido).
Attualmente Ludovico Antinori, il fratello più giovane di Piero, possiede i vigneti della vicina Ornellaia.
L’area è costellata da sette castelli, quattro ancora eretti, e 86 torri d’avvistamento, costruite 1.000 anni or sono per proteggere la famiglia dagli invasori Saraceni provenienti dalle coste dell’Africa.
La Tenuta Guado al Tasso si trova vicino a Bolgheri, sulla costa toscana, 96 km. a sud-ovest di Firenze.
Si estende per 1.000 ettari piantati a vigne, grano, cereali, patate, barbabietole da zucchero, pomodori, girasoli, meloni e uliveti.
I 300 ettari vitati della Tenuta, piantati a Vermentino, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah e piccole quantità di Cabernet Franc, si trovano al centro del cosiddetto anfiteatro bolgherese; morbide colline circondano una splendida piana degradando fino al mare e creando un microclima dalle caratteristiche uniche.
L’influenza temperante del mar Mediterraneo impedisce drastiche variazioni climatiche, e le viti fioriscono e maturano presto, grazie ad un microclima stabile e abbastanza caldo, con una straordinaria luminosità durante gli ultimi stadi della maturazione.
A causa di questo microclima, il raccolto a Bolgheri è anticipato come a Montalcino, ed avviene circa due settimane prima di quello del Chianti.
GUADO AL TASSO BOLGHERI SUPERIORE DOC 2001 MAGNUM TENUTA GUADO AL TASSO ANTINORI
Questo vino prende il suo nome da una curiosa circostanza: alla Tenuta Guado al Tasso capita di vedere i tassi, animali molto schivi, che attraversano i guadi dei corsi d'acqua.
Si ottiene con il 60% di uve Cabernet-Sauvignon, il 30% di uve Merlot e il 10% di Syrah ed altre uve a bacca rossa.
La vendemmia 2001 fu veramente memorabile.
Il colore è un bel rosso rubino intenso, tendente al granato.
Al naso è fragrante e raffinato; come sempre ritroviamo i sentori di piccoli frutti rossi e ciliegia matura, questa volta ben amalgamati a sensazioni di cioccolato amaro e radice di liquerizia.
I tannini sono importanti e apportano velluto; il retrogusto ricorda la vaniglia Bourbon e un accattivante sentore di mirtillo ben maturo.
Struttura, come sempre, di prim’ordine.
Equilibrio, complessità ed eleganza; tre aggettivi che inquadrano il Guado al Tasso 2001.