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ORNELLAIA BOLGHERI DOC SUPERIORE 2009

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Codice: 00000707
Categoria: Rossi italiani
Disponibilità:

3

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia + box
Località: Italia-Toscana
Sognavo di fare il mio vino, e sognavo di farlo in America. Fu li che incontrai un enologo russo, Andrè Tchelitcheff, il padre dell’enologia californiana di qualità e grande esperto di vini francesi, che mi ha convinto a tornare in Italia. E nacque Ornellaia.
Comincia così il racconto del Marchese Lodovico Antinori, che a Bolgheri realizza il suo sogno, e che proprio gli americani, quei Mondavi un tempo così amici, ora gli hanno strappato dalle mani. E continua: Ornellaia è nata dalla mia necessità di avere un coinvolgimento totale in un progetto vinicolo.
Lodovico convinse l’ormai ottantenne Andrè Tchelitcheff a seguirlo in Italia e giocò sporco. Gli fece assaggiare il Sassicaia dello zio Mario, e Andrè si entusiasmò, aiutò il giovane marchese a costruire finalmente il suo vigneto a Bolgheri perché, era da starne certi, Sassicaia non era solo un esperimento ben riuscito, ma la dimostrazione che quella terra era una grande promessa per il vino. Negli anni ottanta nasce la Vigna Vecchia, con l’aiuto di un anziano direttore agricolo della Famiglia Antinori, e si piantano le prime vigne di merlot.
Andrè girava nel podere, annusava la terra, ne sentiva il calore della sera e l’umidità della mattina, e decideva. Poi si fece affiancare da giovani enologi, perché lui, anziano, riusciva a venire in Italia solo una volta l’anno, in primavera. Il primo fu un fiorentino, Federico Staderini, poi l’irrequieto Ludovico trovò addirittura in Ungheria un giovane talento, un certo Tibor Gai che lo seguì per parecchi anni.
Stravaganze, forse, ma l’enologo funzionò, e parlando russo con Andrè, poi francese, quando finalmente lo imparò, con Michel Rolland, il più celebrato enologo di Bordeaux, l’ungherese Tibor Gai contribuì alla realizzazione del sogno.
Fu una scommessa come tutta l’operazione Ornellaia, continua Lodovico, ho scommesso sull’intuito che mi ha spinto ad investire su un terreno snobbato da tutti, ho scommesso sui collaboratori e su di me. L’inizio fu abbastanza stentato, era difficile gestire la vigna, erano difficili le vinificazioni, con pochi mezzi e scarse conoscenze. Addirittura all’inizio non c’era una cantina. Continuò ad impiantare nuovi vigneti, con uno sguardo attento a quello che avveniva in Francia. Ed arrivarono le vendemmie dell’85 e dell’88 che gli infusero coraggio e gli regalarono credibilità.
Il resto della storia è nel vino e nelle pieghe dell’alta finanza.
intervista tratta da Gambero Rosso n° 124 del Maggio 2002

Sulla costa centrale della Toscana, nella terra che vide lo splendore degli Etruschi e respirò l’arte del Carducci, sorgono Bolgheri e la vicina Tenuta dell’Ornellaia rinomata per la produzione di vino e olio.
Tra basse colline puntellate di cipressi e profumi mediterranei, tra rifugi di uccelli migratori e boschi che conducono dolcemente al mare, sorge un paradiso naturale ricco di vitigni, ulivi e frutti che saziano l’olfatto e il palato.
Era il 1981 quando fu deciso di creare, in questo splendido e selvaggio angolo della Toscana, la Tenuta dell’Ornellaia.
Fin dal primo giorno l’obiettivo è stato quello di diventare culla di un vino d’eccellenza.
Da allora, passione e dedizione, un terroir unico e lo straordinario microclima hanno portato le sue etichette di gran pregio a numerosi successi ed il suo nome a essere annoverato tra le più importanti case vinicole del mondo.
Ben 192 ettari sono l’estensione della Tenuta, tra vigneti e cantina situati all’Ornellaia e l’adiacente terreno di Bellaria, a nord-ovest di Bolgheri.
Un’area ricca e variegata, che grazie a una combinazione di terroir alluvionali, vulcanici e marini, contribuisce a dare vita al Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot d’eccellenza.

ORNELLAIA BOLGHERI DOC SUPERIORE 2009

Ornellaia 2009 è così composto: 52% Cabernet Sauvignon, 22% Merlot, 21% Cabernet Franc, 5% Petit Verdot.
La stagione è stata caratterizzata da un inverno ed un inizio di primavera freschi e piovosi, con un germogliamento nella norma.
Dopo un mese di Maggio asciutto, Giugno è stato di nuovo piovoso senza però impattare in modo negativo sullo sviluppo vegetativo e la fioritura.
L’estate è stata calda e quasi priva di precipitazioni con temperature spesso superiori a 35°C e poca escursione termica tra giorno e notte.
Forti venti di Scirocco fra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre hanno accelerato la maturazione soprattutto dei vitigni precoci come il Merlot.
Per questo vitigno la raccolta, iniziata il 28 Agosto e conclusa il 14 Settembre, è stata una delle più precoci e veloci della storia di Ornellaia.
Successivamente le piogge di metà Settembre hanno dato respiro ai vitigni più tardivi che hanno potuto proseguire la loro maturazione che è risultata di ottima complessità.
Dopo un’interruzione di ben 9 giorni la vendemmia è proseguita dal 23 Settembre con i primi aromatici Cabernet Franc, poi con i sorprendenti Petit Verdot ed infine si è conclusa il 6 Ottobre con gli ultimi grappoli di Cabernet Sauvignon dalla grande struttura.
Maturità ed eleganza sono i due caratteri che possono descrivere al meglio Ornellaia 2009, nato da un’annata prima fresca e poi calda dove solo la scrupolosa attenzione alla data di raccolta ha permesso di mantenere freschezza e qualità aromatica.
I profumi sono ampi e netti con delle sensazioni di frutta pienamente matura ma senza eccessi, alle quali si abbinano note balsamiche di erbe aromatiche o cioccolata.
La bocca è subito avvolta dal volume della dolcezza ma è anche fine, con un tannino particolarmente dolce e setoso, privo di ogni spigolo, sostenuto in finale da una viva e fresca nota acida.