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Codice: 00000167
Categoria: Rossi italiani
Disponibilità:
1
Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
1
Località: Italia-Piemonte
Produttore:
Fiorenzo Nada Rombone Treiso CN
Bruno Nada, nato a Treiso nel 1951, figlio di Fiorenzo Nada, è l’attuale proprietario dell’omonima azienda.
La storia ebbe inizio, verso la fine degli anni ’50, con un piccolo fazzoletto di terra ereditato da Fiorenzo, penultimo di sette figli, nei pressi di Alba.
La famiglia di Fiorenzo da sempre produceva vino.
Dapprima venne venduto sfuso per il commercio locale, poi, quando la proprietà venne suddivisa tra i quattro figli maschi, Fiorenzo smise di vendere ma continuò a produrre per parenti ed amici ed il surplus di uva venne venduto ai commercianti locali.
Bruno, come la maggior parte dei giovani del tempo, abbandonò Treiso e si trasferì in città alla ricerca di una vita meno faticosa e più remunerante.
Erano gli anni ’60, l’inizio del boom economico.
Bruno frequentò studi tecnici a Torino e ad Asti. A 22 anni iniziò l’attività di insegnante in una scuola ad Alba e successivamente nell’istituto alberghiero di Barolo.
Fu lui ad introdurre l’enogastronomia come materia di studio per i futuri operatori della ristorazione.
Con il passar del tempo, Bruno, che non aveva mai abbandonato completamente la sua terra, riprese entusiasmo nei confronti della viticoltura ed esortò la sua famiglia a non vender più le proprie uve ma a riprenderne la vinificazione in chiave più moderna e consapevole.
Un’idea rivoluzionaria per quei tempi, ma il padre Fiorenzo volle riporre fiducia alle idee del proprio figlio ed iniziò un processo di ammodernamento dell’azienda a 360 gradi.
Non fu subito entusiasmo; immediati furono gli scontri generazionali soprattutto quando si operarono diradamenti drastici in vigneto.
Bruno racconta che si svegliava presto il mattino per recarsi solitario in vigneto a diradare. I grappoli staccati, per evitare attacchi al suo operato, venivano nascosti nei fossati adiacenti i vigneti in maniera che non si vedessero.
Era il 1982 ed iniziava la nuova storia dell’azienda agricola Fiorenzo Nada.
Cinque anni dopo, nel 1987, un giovane Carlin Petrini, fondatore di Arcigola, poi diventato Slow Food, scrisse la prima entusiastica recensione sui vini di Bruno.
Fu una vera e propria iniezione di fiducia e di rinnovata energia.
Alle prime bottiglie di Dolcetto e di Barbaresco del 1982, si affiancarono il Seifile nel 1988 e le nuove produzioni di Nebbiolo delle Langhe la Barbera d’Alba e il Barbaresco Rombone.
Il resto è storia odierna.
Oggi Bruno è affiancato in vigna dai suoi due figli che, se lo vorranno, potranno scrivere la storia di domani.
La storia ebbe inizio, verso la fine degli anni ’50, con un piccolo fazzoletto di terra ereditato da Fiorenzo, penultimo di sette figli, nei pressi di Alba.
La famiglia di Fiorenzo da sempre produceva vino.
Dapprima venne venduto sfuso per il commercio locale, poi, quando la proprietà venne suddivisa tra i quattro figli maschi, Fiorenzo smise di vendere ma continuò a produrre per parenti ed amici ed il surplus di uva venne venduto ai commercianti locali.
Bruno, come la maggior parte dei giovani del tempo, abbandonò Treiso e si trasferì in città alla ricerca di una vita meno faticosa e più remunerante.
Erano gli anni ’60, l’inizio del boom economico.
Bruno frequentò studi tecnici a Torino e ad Asti. A 22 anni iniziò l’attività di insegnante in una scuola ad Alba e successivamente nell’istituto alberghiero di Barolo.
Fu lui ad introdurre l’enogastronomia come materia di studio per i futuri operatori della ristorazione.
Con il passar del tempo, Bruno, che non aveva mai abbandonato completamente la sua terra, riprese entusiasmo nei confronti della viticoltura ed esortò la sua famiglia a non vender più le proprie uve ma a riprenderne la vinificazione in chiave più moderna e consapevole.
Un’idea rivoluzionaria per quei tempi, ma il padre Fiorenzo volle riporre fiducia alle idee del proprio figlio ed iniziò un processo di ammodernamento dell’azienda a 360 gradi.
Non fu subito entusiasmo; immediati furono gli scontri generazionali soprattutto quando si operarono diradamenti drastici in vigneto.
Bruno racconta che si svegliava presto il mattino per recarsi solitario in vigneto a diradare. I grappoli staccati, per evitare attacchi al suo operato, venivano nascosti nei fossati adiacenti i vigneti in maniera che non si vedessero.
Era il 1982 ed iniziava la nuova storia dell’azienda agricola Fiorenzo Nada.
Cinque anni dopo, nel 1987, un giovane Carlin Petrini, fondatore di Arcigola, poi diventato Slow Food, scrisse la prima entusiastica recensione sui vini di Bruno.
Fu una vera e propria iniezione di fiducia e di rinnovata energia.
Alle prime bottiglie di Dolcetto e di Barbaresco del 1982, si affiancarono il Seifile nel 1988 e le nuove produzioni di Nebbiolo delle Langhe la Barbera d’Alba e il Barbaresco Rombone.
Il resto è storia odierna.
Oggi Bruno è affiancato in vigna dai suoi due figli che, se lo vorranno, potranno scrivere la storia di domani.
SEIFILE 1999 LANGHE ROSSO NADA FIORENZO
Seifile nasce, nel 1988, da vecchie viti di Barbera provenienti da un vigneto con più di quarant’anni di vita posto sul dorso più scosceso delle colline di Rombone.
Per arricchirne la struttura e per renderlo più elegante, vengono aggiunti alcuni grappoli di Nebbiolo raccolti dalle piante migliori e meglio esposte.
Il tutto viene vinificato insieme e maturato per lungo tempo in barriques.
Le caratteristiche sono quelle che contraddistinguono un vino di buona stoffa in cui si evidenziano i sentori del legno oltre ad una acidità di tutto rispetto a sostenere l’insieme.