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“Ventura” significa “destino” ed è una parola ricorrente nella storia della famiglia Brandolini.
È la storia di un uomo e della sua grande passione per il luogo che lo ha visto nascere e crescere.
Ed è proprio il destino che porta Brandino adolescente da Parigi, dove studiava senza grande trasporto, a un’esperienza in un kibbutz a ovest di Haifa.
Il contatto con il lavoro della terra lo emoziona a tal punto da fargli intraprendere gli studi di Agraria alla Texas A. & M. University.
Terminati gli studi, il ritorno a Venezia e nella sua amata Vistorta è ancora una volta un’emozione fortissima; un luogo che, da spazio di gioco della felice infanzia, diventa dimora dell’età adulta.
Ma è ancora il destino che, dopo un soggiorno nei possedimenti Bordolesi di Château Greysac, gli fanno prendere, insieme all’enologo George Pauli, la decisione di puntare tutto sul vitigno Merlot.
I risultati non tardano ad arrivare e dopo qualche anno vengono sanciti da prestigiosi riconoscimenti a confermare che il cammino intrapreso è quello giusto: il Vistorta non tarda ad affermarsi come uno dei grandi vini italiani.
Terreni argillosi ed estati calde e ventilate sono le costanti che regalano rossi di grande valore; le affinità che Brandino aveva ritrovato nel Bordeaux e nel Medoc sono confermate.
Con gli anni ‘80 inizia la minuziosa cura e salvaguardia delle centenarie viti di Merlot di Vistorta e la creazione di nuovi vigneti a conduzione biologica, che oggi producono un frutto raffinato e dalle caratteristiche uniche.
Gli appezzamenti vengono vendemmiati e vinificati separatamente e le uve migliori, con le loro peculiarità di aromi e di sapori, daranno vita a un vino equilibrato dal forte carattere.
A Vistorta la conduzione dei vigneti ha da sempre l’obiettivo di accompagnare le viti ad una lunga e dorata vecchiaia, per poterne cogliere l’essenza e tutte le sfumature che queste magnifiche piante ci possono donare.
Nel 1965 il conte Brando affidò al paesaggista del momento, l’inglese Russell Page, la riorganizzazione e l’ampliamento del parco; gli alberi centenari vengono affiancati da rare essenze.
In tre anni lo trasformò in quello che oggi si può definire un parco elegante ma sobrio, romantico ma senza affettazioni, con i suoi specchi d’acqua e la ritrovata centralità della villa.
Gli splendidi esemplari di fiori e orchidee rare coltivati nel parco e nella serra, accompagnano la bellezza della villa anche al suo interno, proprio come si usava un tempo.
Dell’incantevole borgo duecentesco di Vistorta e dei suoi terreni, i Brandolini D’Adda, condottieri al servizio della Serenissima, divennero proprietari nel 1700.
La villa padronale e gli edifici agricoli annessi, granaio, scuderie e cantine sono di origine ottocentesca e vennero costruiti per volontà del prozio Guido che a Vistorta e all’agricoltura dedicò tutta la propria passione e la propria vita.
Negli anni cinquanta, in occasione del suo matrimonio, il conte Brando affida alla futura moglie Cristiana e all’amico scenografo Renzo Mongiardino, il nuovo arredo della già splendida villa.
La residenza di famiglia conserva oggi intatto tutta la bellezza e il fascino senza tempo di quell’intervento.
VENEZIA GIULIA IGT MERLOT 2016 CONTE BRANDOLINI D’ADDA VISTORTA
Un vino con una forza di espressione inconfondibile che nasce dall’intuizione di far incontrare questa varietà di uva, di origine bordolese, con il terroir friulano.
Assaporare il Merlot Vistorta è un’esperienza unica, un volo attraverso i meravigliosi e ancestrali paesaggi Bordolesi, passando per il Friuli, dove questo antico vino sviluppa una completezza e una complessità unica.
La semplice consapevolezza che il patrimonio è nell’acino condiziona scelte come quella di aver viti mature con rese bassissime ma dalla generosissima qualità.
Scelte meticolose denotano un amore smisurato per le piante coltivate a conduzione biologica, scelte che culminano al momento della raccolta, con la degustazione degli acini di tutti i filari.
I l risultato è un vino che semplicemente invecchia bene, che è lo specchio di una terra coltivata con amore nel rispetto della sua preziosa fertilità.
Il Merlot Vistorta è anche un vino che, attraversando le generazioni, diventa memoria storica, testimone incorruttibile degli anni che passano e delle stagioni che si susseguono sempre diverse e uniche.
Colore rosso rubino brillante.
Al naso inconfondibili ricordi di cacao, caffè, frutta sotto spirito, piccoli frutti neri e frutti rossi.
Piena corrispondenza in bocca, palato setoso, disponibile ma a tratti severo. I tannini ben marcati sostengono una struttura potente ma misurata dove spezie e ricordi di caffè nobilitano il gusto piacevole in tutta la sua espressione.