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Codice: 00000422
Categoria: Vini da seduzione
Disponibilità:
1
Contenuto:
0,50 lt.
Confezione:
Mezza Bottiglia
Località: Italia-Emilia Romagna
Produttore:
La Stoppa di Elena Pantaleoni Rivergaro PC
L'azienda si estende su 58 ettari, di cui 30 sono destinati a vigna, e 28 a bosco.
Nella seconda metà del XIX° secolo, l’Avvocato Giancarlo Ageno scoprì la vocazione vitivinicola di questo luogo e avviò la produzione di vini dai nomi significativi e curiosi come Bordò, Bordò bianco, Pinò.
Nel 1973 La Stoppa fu acquistata dalla famiglia Pantaleoni e, dalla metà degli anni Novanta è Elena Pantaleoni a condurre l’azienda.
Elena, affiancata da Giulio Armani, ha focalizzato il lavoro sulla vigna, gestita secondo il metodo biologico certificato da Suolo e Salute.
Le basse rese naturali, dovute all'età media delle viti e al terreno povero, e la qualità intrinseca delle uve permettono di ricavare vini assai caratterizzati, nati in vigna e trasformati in cantina attraverso un approccio minimalista.
La cura del vigneto è svolta lasciando la pianta crescere in autonomia, senza concimazioni, né diserbi, solo trattamenti di zolfo e rame.
Tutte le lavorazioni vengono effettuate a mano, dalla potatura alla legatura, spollonatura, cimatura, fino alla raccolta per garantire un maggior controllo e mantenere intatta la qualità delle uve.
Le uve dalle vigne più giovani sono destinate alla produzione dei vini giovani e le uve più pregiate e da vigne vecchie alla produzione di vini da lungo invecchiamento.
Dalla metà degli anni Novanta è stata privilegiata la coltivazione delle varietà locali: Barbera e Bonarda per le uve rosse, Malvasia di Candia Aromatica, Ortrugo e Trebbiano per le bianche.
BUCA DELLA CANNE VINO BIANCO S.A. LA STOPPA (13,5°)
Da un vigneto di Sémillon di 5.000 metri di quasi 100 anni, in rare annate si raccolgono gli acini colpiti da Botrytis Cinerea per produrre pochissime bottiglie, circa 500 da 50 cl., di un vino dolce e complesso con le note di zafferano tipiche del Semillon botritizzato.
Va detto che da qualche anno Buca delle Canne non viene più millesimato.
Questo perché, essendo la produzione veramente “da garage”, si è deciso di assemblare diverse annate per poter presentare le famose 500 bottiglie.
La vendemmia dura più di un mese, ogni giorno si passa in vigna raccogliendo gli acini scelti, uno per uno. Come per i Sauternes; quelli buoni.
La pigiatura degli acini colpiti da muffa nobile avviene con torchio verticale; segue fermentazione spontanea e affinamento in vecchie barrique di rovere francese per dieci mesi circa e almeno due anni in bottiglia prima della messa in commercio.
Ricco, morbidissimo e suadente, spiccano acidità e sapidità che ne costituiscono l’ossatura.
Un “Sauternes” dei colli Piacentini con i quali può permettersi di rivaleggiare senza timore.
Questo imbottigliamento, ovviamente senza l'indicazione del millesimo, titola 13,5° d'alcool.
Nella seconda metà del XIX° secolo, l’Avvocato Giancarlo Ageno scoprì la vocazione vitivinicola di questo luogo e avviò la produzione di vini dai nomi significativi e curiosi come Bordò, Bordò bianco, Pinò.
Nel 1973 La Stoppa fu acquistata dalla famiglia Pantaleoni e, dalla metà degli anni Novanta è Elena Pantaleoni a condurre l’azienda.
Elena, affiancata da Giulio Armani, ha focalizzato il lavoro sulla vigna, gestita secondo il metodo biologico certificato da Suolo e Salute.
Le basse rese naturali, dovute all'età media delle viti e al terreno povero, e la qualità intrinseca delle uve permettono di ricavare vini assai caratterizzati, nati in vigna e trasformati in cantina attraverso un approccio minimalista.
La cura del vigneto è svolta lasciando la pianta crescere in autonomia, senza concimazioni, né diserbi, solo trattamenti di zolfo e rame.
Tutte le lavorazioni vengono effettuate a mano, dalla potatura alla legatura, spollonatura, cimatura, fino alla raccolta per garantire un maggior controllo e mantenere intatta la qualità delle uve.
Le uve dalle vigne più giovani sono destinate alla produzione dei vini giovani e le uve più pregiate e da vigne vecchie alla produzione di vini da lungo invecchiamento.
Dalla metà degli anni Novanta è stata privilegiata la coltivazione delle varietà locali: Barbera e Bonarda per le uve rosse, Malvasia di Candia Aromatica, Ortrugo e Trebbiano per le bianche.
BUCA DELLA CANNE VINO BIANCO S.A. LA STOPPA (13,5°)
Da un vigneto di Sémillon di 5.000 metri di quasi 100 anni, in rare annate si raccolgono gli acini colpiti da Botrytis Cinerea per produrre pochissime bottiglie, circa 500 da 50 cl., di un vino dolce e complesso con le note di zafferano tipiche del Semillon botritizzato.
Va detto che da qualche anno Buca delle Canne non viene più millesimato.
Questo perché, essendo la produzione veramente “da garage”, si è deciso di assemblare diverse annate per poter presentare le famose 500 bottiglie.
La vendemmia dura più di un mese, ogni giorno si passa in vigna raccogliendo gli acini scelti, uno per uno. Come per i Sauternes; quelli buoni.
La pigiatura degli acini colpiti da muffa nobile avviene con torchio verticale; segue fermentazione spontanea e affinamento in vecchie barrique di rovere francese per dieci mesi circa e almeno due anni in bottiglia prima della messa in commercio.
Ricco, morbidissimo e suadente, spiccano acidità e sapidità che ne costituiscono l’ossatura.
Un “Sauternes” dei colli Piacentini con i quali può permettersi di rivaleggiare senza timore.
Questo imbottigliamento, ovviamente senza l'indicazione del millesimo, titola 13,5° d'alcool.