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A dire la verità erano stati i nonni a lasciare l’Italia, quindi lui a tutti gli effetti era un francese.
Come tale si arruolò in marina militare, non amava la vita sedentaria, dice. Furono otto anni su corvette e incrociatori, fra Gibuti e il Golfo Persico.
Stranamente questo marinaio, quando pensava alla sua terra, erano le montagne della Val d’Aosta quelle che vedeva ed era lì che scappava durante licenze e congedi.
A 25 anni sposò Luciana Neyroz, una valdostana residente, lasciò la marina francese e diventò valdostano.
Rarissimo caso di francese che vuole diventare italiano, non si accontentò della residenza: dice che doveva toccare la terra con le mani per farla diventare sua.
Il suocero aveva delle vigne dismesse e così cominciò la storia di quella che è oggi sicuramente una delle aziende al vertice qualitativo nella regione.
Vigne coltivate ormai da diversi anni con il metodo biologico, ma senza certificazioni: “Il clima secco, ventilato, poco piovoso in estate favorisce una vinificazione naturale. Io la pratico da sempre senza diserbo e senza chimica in vigna. Ma, se per caso un’annata non mi favorisse, non posso promettere che la butterei via per coerenza, finora non è mai successo, ma chissà.”
Il suo Moscato secco, circa 8000 bottiglie nelle annate più produttive, fa solo acciaio con vendemmia a fine settembre, inizio ottobre.
Due sono le vinificazioni che vengono miscelate.
La prima, in bianco, riguarda i due terzi della produzione: vendemmia, pigiatrice e fermentazione in vasca.
La seconda parte viene trattata con la macerazione pellicolare.
L’uva rimane in vasca 24/48 ore con le bucce al freddo, poi pressatura e fermentazione del mosto.
La parte in bianco sviluppa le note floreali, quella sulle bucce è più aggressiva, con note agrumate.
Il risultato, di raro equilibrio, è un vino fresco e sapido, ottimo con i crostacei e le carni bianche.
Un vero capolavoro è il Muscat Flétri, prodotto in sole 1500 bottiglie.
I grappoli più belli sono sottoposti ad un appassimento naturale per due mesi in cassette dove subiscono circa il 50% di perdita d’acqua.
Il vino che ne risulta ha 200 grammi di zucchero al litro e sentori complessi di acacia, miele, agrumi senza mai essere stucchevole grazie alla sua spiccata acidità.
Nel 2013, con l’annata 2010, è stato premiato dal Gambero Rosso come miglior vino da dessert d’Italia ma anche il 2015 non è da meno.
I rossi prodotti sono quelli tradizionali valdostani: Fumin, Chambave Rosso, Pinot Noir, Cornalin ed il raro Vuillermin, delicato ed aciduloso dai sentori di bergamotto.
L’azienda vitivinicola La Vrille si trova lungo la Via Francigena nel comune di Verrayes, in Valle d’Aosta, a 670 mt slm, ben esposta e con vista sui monti Avic ed Emilius.
La maggior parte dei vigneti sono posti in un anfiteatro naturale, dove crescono i vitigni Vuillermin, Petit Rouge, Cornalin, Fumin, Muscat, Pinot Noir.
Quando nel 2005 Hervé Deguillame ha vinificato in proprio per la prima volta la sua vendemmia di Cornalin e Fumin disse di essere andato al di là dei suoi sogni.
La sua piccolissima cantina è l’apoteosi del suo percorso caratterizzato dalla coerenza e dalla passione verso il suo territorio.
La Vrille è il nome che Hervé ha scelto per la sua azienda.
In italiano il viticcio: è piccolo, molto discreto, ma decisamente tenace e essenziale per il percorso vegetativo della vite; un po’ come lui per la sua azienda!
VALLÉE D'AOSTE DOC CHAMBAVE MUSCAT FLÉTRI 2015 LA VRILLE
Vino passito da meditazione ottenuto da uve Muscat Petit Grain, non stucchevole grazie alla sua buona acidità.
Il colore è giallo dorato carico, cristallino, consistente.
Profumi molto intensi e persistenti, aromatico, floreale e fruttato.
Si riconoscono acacia, timo, salvia, pesca gialla, mandorla dolce e miele.
Ideale con formaggi stagionati ed erborinati, ma anche con Foie Gras o pasticceria secca.
Vino pluripremiato; questi alcuni dei riconoscimenti ricevuti negli ultimi anni:
VINO SLOW Slow Wine 2018, VINO D’ECCELLENZA 5 grappoli Bibenda 2018, TRE BICCHIERI guida Vini d'Italia 2018 Gambero Rosso, VINO TOP Cantine d’Italia 2018 (Go Wine), MEDAGLIA D’ORO al Concorso Internazionale Mondial des Vins Extrêmes 2017 CERVIM, GRAN MEDAGLIA D’ORO al Concorso Enologico Internazionale “Selezione del Sindaco 2018”