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Una costante attività di ricerca e sviluppo, finalizzata a esprimere l'essenza del terroir di Montepulciano, ha permesso col tempo ad Avignonesi di guadagnarsi un meritato posto fra le aziende vinicole più rappresentative in Toscana.
Nel 2009, Avignonesi è stata rilevata da Virginie Saverys che ha da subito introdotto metodi di coltivazione biologica al fine di creare vini distintivi, genuini e dal carattere ancora più definito.
Virginie è nata a Gent, in Belgio, e si è laureata in legge all'università di Parigi nel 1983.
Cresciuta in una famiglia che da sempre ha apprezzato i vini e, da appassionata, al termine di una carriera legale di grande successo, nel 2007 ha deciso di trasferirsi in Toscana e di investire in Avignonesi.
Nel 2009 ha rilevato la totalità delle quote societarie con l'ambizione di portare Avignonesi, una realtà vinicola già affermata per la qualità dei propri vini e il grande dinamismo tecnico-scientifico, a un nuovo livello di eccellenza.
Virginie è una convinta sostenitrice dei prodotti biologici e della medicina omeopatica: pertanto, la scelta di convertire a metodi di coltivazione biologica tutta l'azienda vinicola è stata del tutto naturale.
Il suo obiettivo ad Avignonesi è di produrre vini che non soltanto riflettano la peculiare identità del terroir di Montepulciano, ma vini che siano anche più salutari per i suoi clienti, più salutari per la terra e, di conseguenza, per le generazioni future.
VIN SANTO OCCHIO DI PERNICE 1994 AVIGNONESI
Le uve di Prugnolo Gentile (Sangiovese Grosso), provenienti dal Vigneto I Poggetti, dopo essere state accuratamente selezionate a mano vanno stese su stuoie di bambù nell’appassitoio dove rimangono ad appassire per 6 mesi.
In seguito vengono delicatamente pressate e il mosto ottenuto trasferito in caratelli da 50 litri per una fermentazione lenta e naturale, con l’aggiunta del lievito indigeno centenario, chiamato madre.
Nella Vinsantaia della Fattoria Le Capezzine rimane in affinamento per una decina d’anni.
Il Vigneto I Poggetti consta di 22,27 ettari vitati con altri 6 ettari in procinto di essere piantati.
Si trova a 300 metri sul livello del mare e presenta un suolo argillo-sabbioso con un pH alcalino dove si produce un Sangiovese di grande struttura e concentrazione.
Occhio di Pernice è un vino monumentale, di straordinaria eleganza e grandezza assoluta.
Si presenta con un colore mogano scuro impenetrabile alla luce; addirittura qualcuno lo definisce “cupo e denso come olio motore esausto”.
Al naso rivela aromi molto intensi, puliti, gradevoli, raffinati, eleganti, incredibilmente infiniti e un’impressionante apertura di confettura di prugne, di fichi e di amarene seguita da una straordinaria e precisa sequenza aromatica che riconduce a sentori di vaniglia, tabacco, caffè, cannella, china, caramello, marmellata d’arance, liquirizia, cioccolato, miele, smalto e rabarbaro.
In bocca ha perfetta corrispondenza con il naso, un attacco vellutato e dolce, molto morbido e denso, perfettamente equilibrato dall’alcol e da una piacevolissima freschezza, corpo pieno, sapori molto intensi, straordinariamente piacevole e complesso.
Per certi versi richiama alla memoria un rarissimo Tokaji Eszencia ungherese.
Il finale è molto persistente, praticamente infinito, con lunghissimi e infiniti ricordi di confettura di more, amarene, prugne, fichi e miele.
Siamo ai vertici mondiali.
Dalla vendemmia 1994 sono state ottenute 1257 bottiglie da 0,375 litri!