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Codice: 00000374
Categoria: Whisky
Disponibilità:
1
Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia
Località: Scozia-Vatting Whisky
Produttore:
Arthur Bell & Sons Ltd Perth
Il rapporto tra la Bell’s e Perth ebbe inizio nel 1840 quando Arthur Bell si unì a Thomas Sandeman, titolare di una ditta di commercianti di vini e liquori fondata nel 1825.
Ben presto, nel 1851, Arthur Bell rimase il solo dei due soci tant’è che il nome della ditta mutò in Roy and Bell.
Con il passare degli anni ed il progredire dell’azienda Arthur Bell iniziò a sperimentare la miscelazione di Whisky di grano e di malto.
Conseguentemente al ritiro del socio James Roy, i Sandeman ritornarono per un breve periodo a far parte della società; fu allora che Arthur Bell insistette affinché T. R. Sandeman, suo nipote nonché responsabile alle vendite, entrasse a far parte della società.
Fu un rapporto breve e dei non più felici che si risolse con una nota di amarezza.
Nonostante questo imprevisto Arthur reperì nuovi capitali e si prefisse nuove mete.
Egli insisteva fortemente nell’educare i fratelli britannici a sud della frontiera e non è da escludere che sia stato proprio lui a stabilire a Londra il primo agente di commercio per lo Scotch Whisky.
Gli interessi di Arthur furono parecchi. Fra i tanti fu lui a battersi con successo per l’introduzione di una misura standard delle bottiglie di liquore per tutto il Regno Unito.
I suoi interessi varcarono i confini e già nel 1895 vendeva Whisky in Australia, Nuova Zelanda, Ceylon, Italia, India e Francia.
Alla sua morte, avvenuta nel 1900, la proprietà passò nelle mani dei suoi due figli, Arthur Kinmond e Robert Duff Bell.
I due figli, già qualche anno prima della scomparsa del padre, lo avevano convinto ad usare nomi commerciali; la prima marca registrata dalla Bell’s fu Scotch Fir.
Altri marchi furono Sherryvore, ma il marchio societario apparve per la prima volta nel 1904 sulle etichette di un Whisky miscelato chiamato Curler.
L’espansione non ebbe rallentamenti, conseguentemente a ciò furono acquistati i magazzini doganali a Leith che costituirono i maggiori impianti d’imbottigliamento dell’azienda sino al 1967.
Il culmine dell’espansione e del successo della Bell’s fu nel 1933 con l’acquisto della P. Mackenzie & Co. Distillers di Edimburgo, che già controllava le distillerie di Blair Athol e Dufftown-Glenlivet.
Tra l’altro Blair Athol venne ricostruita nel 1949 dalla Bell’s; nel 1973, sempre Bell’s, raddoppiò il numero degli alambicchi portandolo da due a quattro.
A Blair Athol era prodotto il famoso Scotch Whisky Bell’s nella versione classica sia nella versione 8 Years Old.
Nel 1936 A.K. Bell acquistò la Inchgower Highland Malt Distillery dal Comune della città di Buckie.
La Bell’s interruppe i suoi legami con la famiglia omonima alla morte dei due fratelli nel 1942 quando la direzione passò a W. G. Farquharson. Questi, in un’ottica di ulteriore espansione, nel 1949 trasformò la società in una SpA.
Farquharson occupò la carica di consigliere delegato dal 1942 sino al 1968, mantenendo poi il ruolo di Presidente sino al 1973, anno della sua scomparsa.
Nel 1968 la direzione venne affidata a Raymond Miquel, che sostituì alla presidenza Farquharson dopo la sua morte.
Nel decennio 1970 – 1980 Bell’s si sviluppò in maniera esponenziale; la produzione della distilleria crebbe da 4,75 a 13,44 milioni di litri di alcol puro e l’imbottigliamento venne addirittura triplicato!
L’incremento di produzione fu agevolato anche dall’apertura della nuova distilleria di Pittyvaich-Glenlivet avvenuta nel 1974 nei pressi della più tradizionale e antica Dufftown-Glenlivet Distillery dalla quale venne preso spunto per la costruzione degli alambicchi.
Nel 1983 la Arthur Bell & Sons acquistò la Bladnoch Distillery.
In quell’anno la Arthur Bell’s & Sons venne insignita del Queen’s Award for Export Achievement, il premio della Regina per il successo dell’esportazione salita, nell’ultima decade, da tre a trentasei milioni di Sterline.
Oggi la società appartiene alla multinazionale DIAGEO.
Ben presto, nel 1851, Arthur Bell rimase il solo dei due soci tant’è che il nome della ditta mutò in Roy and Bell.
Con il passare degli anni ed il progredire dell’azienda Arthur Bell iniziò a sperimentare la miscelazione di Whisky di grano e di malto.
Conseguentemente al ritiro del socio James Roy, i Sandeman ritornarono per un breve periodo a far parte della società; fu allora che Arthur Bell insistette affinché T. R. Sandeman, suo nipote nonché responsabile alle vendite, entrasse a far parte della società.
Fu un rapporto breve e dei non più felici che si risolse con una nota di amarezza.
Nonostante questo imprevisto Arthur reperì nuovi capitali e si prefisse nuove mete.
Egli insisteva fortemente nell’educare i fratelli britannici a sud della frontiera e non è da escludere che sia stato proprio lui a stabilire a Londra il primo agente di commercio per lo Scotch Whisky.
Gli interessi di Arthur furono parecchi. Fra i tanti fu lui a battersi con successo per l’introduzione di una misura standard delle bottiglie di liquore per tutto il Regno Unito.
I suoi interessi varcarono i confini e già nel 1895 vendeva Whisky in Australia, Nuova Zelanda, Ceylon, Italia, India e Francia.
Alla sua morte, avvenuta nel 1900, la proprietà passò nelle mani dei suoi due figli, Arthur Kinmond e Robert Duff Bell.
I due figli, già qualche anno prima della scomparsa del padre, lo avevano convinto ad usare nomi commerciali; la prima marca registrata dalla Bell’s fu Scotch Fir.
Altri marchi furono Sherryvore, ma il marchio societario apparve per la prima volta nel 1904 sulle etichette di un Whisky miscelato chiamato Curler.
L’espansione non ebbe rallentamenti, conseguentemente a ciò furono acquistati i magazzini doganali a Leith che costituirono i maggiori impianti d’imbottigliamento dell’azienda sino al 1967.
Il culmine dell’espansione e del successo della Bell’s fu nel 1933 con l’acquisto della P. Mackenzie & Co. Distillers di Edimburgo, che già controllava le distillerie di Blair Athol e Dufftown-Glenlivet.
Tra l’altro Blair Athol venne ricostruita nel 1949 dalla Bell’s; nel 1973, sempre Bell’s, raddoppiò il numero degli alambicchi portandolo da due a quattro.
A Blair Athol era prodotto il famoso Scotch Whisky Bell’s nella versione classica sia nella versione 8 Years Old.
Nel 1936 A.K. Bell acquistò la Inchgower Highland Malt Distillery dal Comune della città di Buckie.
La Bell’s interruppe i suoi legami con la famiglia omonima alla morte dei due fratelli nel 1942 quando la direzione passò a W. G. Farquharson. Questi, in un’ottica di ulteriore espansione, nel 1949 trasformò la società in una SpA.
Farquharson occupò la carica di consigliere delegato dal 1942 sino al 1968, mantenendo poi il ruolo di Presidente sino al 1973, anno della sua scomparsa.
Nel 1968 la direzione venne affidata a Raymond Miquel, che sostituì alla presidenza Farquharson dopo la sua morte.
Nel decennio 1970 – 1980 Bell’s si sviluppò in maniera esponenziale; la produzione della distilleria crebbe da 4,75 a 13,44 milioni di litri di alcol puro e l’imbottigliamento venne addirittura triplicato!
L’incremento di produzione fu agevolato anche dall’apertura della nuova distilleria di Pittyvaich-Glenlivet avvenuta nel 1974 nei pressi della più tradizionale e antica Dufftown-Glenlivet Distillery dalla quale venne preso spunto per la costruzione degli alambicchi.
Nel 1983 la Arthur Bell & Sons acquistò la Bladnoch Distillery.
In quell’anno la Arthur Bell’s & Sons venne insignita del Queen’s Award for Export Achievement, il premio della Regina per il successo dell’esportazione salita, nell’ultima decade, da tre a trentasei milioni di Sterline.
Oggi la società appartiene alla multinazionale DIAGEO.
BELL'S DE LUXE BLENDED SCOTCH WHISKY 12 YEARS OLD
Interessante imbottigliamento prodotto all’inizio degli anni ’80.
La bottiglia si presenta in uno stato di conservazione perfetto.
Il livello del liquido, tutelato da un tappo in latta a vite, è appena sotto l’attacco del collo del flacone.
Etichetta principale e retroetichetta allo stato di nuove.
Contenuto: cl. 75.
Gradazione alcolica: 43% Vol.
Importatore per l’Italia: Ghirlanda SpA Milano.