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Codice: 00000526
Categoria: Whisky
Disponibilità:
1
Contenuto:
1,0 lt.
Confezione:
Bottiglia + box
Località: Scozia-Speyside
Produttore:
John Walker & Sons Ltd.
La distilleria, originalmente chiamata Cardow, fu fondata e legalizzata da John Cumming, il quale aveva già subito tre condanne per distillazione illegale, nel 1824.
Costruita su un podere conosciuto appunto come Cardow o Cardoor (dal gaelico “roccia nera”), è situata a circa cinque miglia ad Ovest del villaggio di Craigellachie, una cittadina sul fiume Spey.
John Cumming prese in affitto il podere Cardhu nel 1811; era un classico esempio di inquilino, coltivatore, per il quale distillare era un'attività part-time da esercitare sfruttando l' orzo in eccesso dopo il raccolto, la torba e l' acqua pura sempre disponibile.
La leggenda narra che John, prima del 1824, si avvalesse degli aromi di cottura e della cucina speziata di Helen Cumming per celare la presenza dell'alambicco nella sua cantina.
Anche dopo esser stato autorizzato alla produzione, Cumming continuò a produrre il Whisky Cardhu su una base semplice ed artigianale, egli infatti sosteneva che essere una delle più piccole distillerie della Scozia era la cosa migliore.
La moglie Elizabeth Cumming e i suoi figli mantennero fede al suo pensiero e al suo metodo anche dopo la sua morte, fino al 1884, quando, l’apparecchiatura logora e ormai inutilizzabile dovette essere sostituita.
Elizabeth, donna di talento e dinamica, probabilmente il distillatore donna più energico e capace del suo tempo, riuscì a vendere i vecchi alambicchi, rattoppati e ormai consunti ad un nuovo distillatore, chiamato Mr. Grant, per ben 120 Sterline!
Fu infatti sotto la direttiva di Elizabeth Cumming che Cardhu si sviluppò da piccola e locale distilleria ad uno dei principali Single Malt dello Speyside.
La qualità del Cardhu attirò negli anni numerosi compratori e, nel 1893, Elizabeth negoziò la fusione con la John Walker & Sons di Kilmarnock, imponendo ai compratori di mantenere nel management della distilleria il proprio figlio e ottenendo anche una notevole partecipazione azionaria nella Walker.
Anche se alcune bottiglie furono disponibili sul mercato a partire da quell’anno, il Cardhu venne fondamentalmente utilizzato come ingrediente chiave del John Walker, per la gioia dei bevitori del famoso Blended.
Negli anni ‘20 gli affari crebbero, tant’è che i cottage degli operai della distilleria furono dotati di acqua corrente, di toilette e di luce elettrica molto prima che tali amenità fossero diffuse nella campagna.
Il figlio di Elizabeth, John, che gestiva la distilleria per conto dei Walker’s, possedette, assieme al Laird locale, le uniche due automobili nel villaggio.
La distilleria fu ricostruita e modernizzata nel 1960 con sei nuovi alambicchi per tenere il passo della produzione, ed è oggi di proprietà di Diageo. Curioso notare che Diageo, nel 2002, decise di cambiare la “formula” di Cardhu da Single Malt a Vatted Malt sfruttando altri Whisky prodotti da distillerie di proprietà.
Evidentemente la soddisfazione dei consumatori non fu consona alle aspettative e Diageo decise di recedere al progetto e due anni dopo, nel 2004, si tornò a proporre Cardhu come Single Malt.
CARDHU 12 YEARS OLD HIGHLAND MALT SCOTCH WHISKY 100 CL. ROUND BOTTLE (ETICHETTA SBAGLIATA)
Rarissima e datata bottiglia rotonda di Cardhu da 100 cl.
Si noti l'evidente errore di etichettatura che riporta, come contenuto, 75 cl..
La bottiglia, con ogni probabilità, era destinata al mercato free tax di Livigno. Qui la maggior parte degli imbottigliamenti era, appunto, da litro.
Gradazione alcolica: 43% Vol.
Importatore non indicato.
Chiusura con tappo in latta a vite a perfetta tenuta.
Livello del liquido posto all’attacco del collo.
Esemplare molto raro proposto nell’astuccio d'origine
Costruita su un podere conosciuto appunto come Cardow o Cardoor (dal gaelico “roccia nera”), è situata a circa cinque miglia ad Ovest del villaggio di Craigellachie, una cittadina sul fiume Spey.
John Cumming prese in affitto il podere Cardhu nel 1811; era un classico esempio di inquilino, coltivatore, per il quale distillare era un'attività part-time da esercitare sfruttando l' orzo in eccesso dopo il raccolto, la torba e l' acqua pura sempre disponibile.
La leggenda narra che John, prima del 1824, si avvalesse degli aromi di cottura e della cucina speziata di Helen Cumming per celare la presenza dell'alambicco nella sua cantina.
Anche dopo esser stato autorizzato alla produzione, Cumming continuò a produrre il Whisky Cardhu su una base semplice ed artigianale, egli infatti sosteneva che essere una delle più piccole distillerie della Scozia era la cosa migliore.
La moglie Elizabeth Cumming e i suoi figli mantennero fede al suo pensiero e al suo metodo anche dopo la sua morte, fino al 1884, quando, l’apparecchiatura logora e ormai inutilizzabile dovette essere sostituita.
Elizabeth, donna di talento e dinamica, probabilmente il distillatore donna più energico e capace del suo tempo, riuscì a vendere i vecchi alambicchi, rattoppati e ormai consunti ad un nuovo distillatore, chiamato Mr. Grant, per ben 120 Sterline!
Fu infatti sotto la direttiva di Elizabeth Cumming che Cardhu si sviluppò da piccola e locale distilleria ad uno dei principali Single Malt dello Speyside.
La qualità del Cardhu attirò negli anni numerosi compratori e, nel 1893, Elizabeth negoziò la fusione con la John Walker & Sons di Kilmarnock, imponendo ai compratori di mantenere nel management della distilleria il proprio figlio e ottenendo anche una notevole partecipazione azionaria nella Walker.
Anche se alcune bottiglie furono disponibili sul mercato a partire da quell’anno, il Cardhu venne fondamentalmente utilizzato come ingrediente chiave del John Walker, per la gioia dei bevitori del famoso Blended.
Negli anni ‘20 gli affari crebbero, tant’è che i cottage degli operai della distilleria furono dotati di acqua corrente, di toilette e di luce elettrica molto prima che tali amenità fossero diffuse nella campagna.
Il figlio di Elizabeth, John, che gestiva la distilleria per conto dei Walker’s, possedette, assieme al Laird locale, le uniche due automobili nel villaggio.
La distilleria fu ricostruita e modernizzata nel 1960 con sei nuovi alambicchi per tenere il passo della produzione, ed è oggi di proprietà di Diageo. Curioso notare che Diageo, nel 2002, decise di cambiare la “formula” di Cardhu da Single Malt a Vatted Malt sfruttando altri Whisky prodotti da distillerie di proprietà.
Evidentemente la soddisfazione dei consumatori non fu consona alle aspettative e Diageo decise di recedere al progetto e due anni dopo, nel 2004, si tornò a proporre Cardhu come Single Malt.
CARDHU 12 YEARS OLD HIGHLAND MALT SCOTCH WHISKY 100 CL. ROUND BOTTLE (ETICHETTA SBAGLIATA)
Rarissima e datata bottiglia rotonda di Cardhu da 100 cl.
Si noti l'evidente errore di etichettatura che riporta, come contenuto, 75 cl..
La bottiglia, con ogni probabilità, era destinata al mercato free tax di Livigno. Qui la maggior parte degli imbottigliamenti era, appunto, da litro.
Gradazione alcolica: 43% Vol.
Importatore non indicato.
Chiusura con tappo in latta a vite a perfetta tenuta.
Livello del liquido posto all’attacco del collo.
Esemplare molto raro proposto nell’astuccio d'origine