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Codice: 00000349
Categoria: Whisky
Disponibilità:
1
Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
1
Località: Scozia-Blended
Produttore:
John Walker & Sons Ltd Kilmarnock
Johnnie Walker è senza dubbio il nome più comunemente associato allo Scotch Whisky, e ciò non è sorprendente se si considera che Johnnie Walker Red Label è il Whisky scozzese più venduto al mondo.
Di conseguenza il Black Label è, con ogni probabilità, il Whisky De Luxe più conosciuto e le sue vendite superano quelle di molte altre marche intensamente propagandate.
La pubblicità ha avuto una parte molto importante in tutto ciò e la figura del sorridente John Walker che si incammina, con il suo completo stile ottocento, è una visione familiare in quasi tutti i paesi.
Quanto questa figura ricordi il vero John Walker di Kilmarnock, nessuno lo può dire, ma è certo che la divulgazione di questo amichevole e intraprendente caratteristico personaggio ha dato i suoi frutti.
Tutto ebbe inizio nel 1820 quando Walker, proveniente da una famiglia di allevatori dell’Ayrshire, acquistò una modesta drogheria di Kilmarnock che tramutò poi in una ditta di vini e liquori.
Ma dovevano passare trent’anni prima che il suo Whisky facesse la prima apparizione.
Infatti, fu suo figlio Alexander, entrato in società nel 1856, che lo spinse a passare dall’attività al dettaglio a quella all’ingrosso.
Nel giro di soli sei anni la produzione del loro blended Whisky aveva raggiunto i 100.000 galloni l’anno.
La Walker riforniva le navi in partenza da Glasgow e ben presto si assicurò una grossa fetta del mercato inglese, tanto che, nel 1880, le fu necessario aprire un ufficio a Londra.
Il Kilmarnock Whisky della Walker deve la sua diffusione al sud principalmente a quegli uomini di affari inglesi che ne fecero la sua conoscenza durante le loro visite alla città che era un importante centro per la manifattura di tappeti.
La società crebbe in maniera tale che anche i tre figli di Alexander vi entrarono a far parte e nel 1889 Alec, il più giovane, ne assunse la direzione in seguito alla morte del padre.
L’anno seguente, suo fratello John partì per l’Australia e aprì un ufficio a Sidney, dove morì anni dopo
Tuttavia aveva gettato delle solide basi per un notevole sviluppo delle esportazioni in Australia, che fino al 1939 sarebbe rimasto il mercato principale per lo Scotch Whisky.
Il mercato australiano era così importante per loro che un altro Walker vi si stabilì per prendere il posto del defunto John e riorganizzare le attività locali.
I Walker fecero grandi sforzi per coltivare il loro mercato australiano e qui il loro Whisky si aggiudicò i più alti premi nelle varie competizioni e mostre (Sidney nel 1880, Melbourne nel 1881, Adelaide nel 1887, Dunedin nel 1890 e Brisbane nel 1897) come viene ancor oggi dichiarato sull’etichetta inferiore della bottiglia del Red Label.
Furono nominati degli agenti anche in Nuova Zelanda e Sud Africa e poi in Francia, Birmania, Malesia, Egitto e Cina.
La rete internazionale iniziava a prendere consistenza e forma.
L’espansione di cui beneficiò la Walker fu dovuta principalmente alle vendite del suo Kilmarnock Whisky.
La marca del Johnnie Walker comparve solamente nel 1908 e con essa la famosa bottiglia quadrata, già introdotta nel 1870 da Alexander per sfruttare al meglio le superfici di carico e quindi incrementare il numero di bottiglie che venivano esportate, inoltre la forma quadrata aumentò la resistenza delle bottiglie e ridusse pertanto le rotture durante il trasporto.
Sempre di Alexander fu l’idea di ritrarre il fondatore della società come marchio della stessa, mentre a Tom Browne, importante artista commerciale del tempo, fu commissionato uno schizzo di John.
Lo Striding Man (Uomo che avanza con passo sicuro verso il futuro), venne creato nel 1908 da Tom Browne e da allora questa icona è diventata un simbolo universalmente riconosciuto.
Sin ad allora l’etichetta è stata applicata con un angolo di 24 gradi anziché essere allineata con la bottiglia.
Il prodotto della Walker cambiò presto il nome adottando i due colori per distinguerne le due qualità di miscele prodotte a Kilmarnock.
Come altre grandi case miscelatrici, la Walker riconobbe la necessità di risalire a monte e, a questo scopo, acquistò la storica distilleria di Cardhu nello Speyside.
Dopo l’acquisto, nel 1960 la Walker intraprese notevoli lavori di modernizzazione ed iniziò la vendita del Single Malt Cardhu, invecchiato 12 anni sul quale apparve il logo aziendale.
Pare che il Cardhu fosse particolarmente gradito dai buongustai come perfetto accompagnamento al tradizionale Haggis, forse in virtù del suo sapore leggermente abboccato.
Cardhu fu solamente una piccola tappa da parte della Walker e, sotto la guida eccezionale di James Stevenson, le attività di miscelazione e di esportazione crebbero in maniera esponenziale con il passar del tempo.
Le capacità organizzative di James Stevenson furono notate dai rappresentanti del governo i quali, nel periodo della prima guerra Mondiale, gli affidarono la supervisione della produzione di munizioni.
Più tardi, Stevenson divenne Ispettore Generale per i rifornimenti del Ministero della Guerra e ricevette, nel 1924, la nomina a Baronetto.
Già negli anni precedenti la grande Guerra, Stevenson era riuscito a fare della John Walker & Sons Ltd. la più grande casa miscelatrice ed imbottigliatrice di Scotch Whisky.
Nel 1923 la Walker divenne società pubblica; questo fu quasi un preannuncio della importante fusione con la Buchanan Dewar e DCL del 1925.
Anche dopo la fusione, la società continuò a rivestire un ruolo di primaria importanza e continuò il processo di espansione culminato con l’apertura di un nuovo complesso produttivo a Shieldhall, nella periferia di Glasgow.
Per capire il grande successo di questo marchio, basti pensare che si arrivò a stampare oltre mille etichette diverse di Johnnie Walker Red Label per soddisfare le particolari esigenze di ogni paese.
Si dice che il Red Label contenga oltre quaranta Whisky Single Malt e cereali, compresa, ovviamente una buona percentuale di Cardhu.
Il Black Label è la versione De Luxe del Red Label e contiene una maggior proporzione di Whisky di malto e una più alta percentuale di malti e di grani stravecchi.
Pare fosse il Whisky preferito da Sir Winston Churchill, il quale ne ordinava regolarmente la spedizione di una cassa alla sua residenza londinese.
Forse fu proprio la sua predilezione per il Black Label che lo ispirò a scrivere il suo famoso trattato sul Whisky poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel quale ammoniva di non privare l’industria del suo rifornimento di orzo perché questo avrebbe pregiudicato la produzione di Scotch Whisky, l’esportazione del quale aveva già allora un enorme valore.
La John Walker & Sons Ltd, nel tempo, ha continuato la sua espansione sino a giungere ai giorni nostri. Oggi fa parte del colosso DIAGEO.
Di conseguenza il Black Label è, con ogni probabilità, il Whisky De Luxe più conosciuto e le sue vendite superano quelle di molte altre marche intensamente propagandate.
La pubblicità ha avuto una parte molto importante in tutto ciò e la figura del sorridente John Walker che si incammina, con il suo completo stile ottocento, è una visione familiare in quasi tutti i paesi.
Quanto questa figura ricordi il vero John Walker di Kilmarnock, nessuno lo può dire, ma è certo che la divulgazione di questo amichevole e intraprendente caratteristico personaggio ha dato i suoi frutti.
Tutto ebbe inizio nel 1820 quando Walker, proveniente da una famiglia di allevatori dell’Ayrshire, acquistò una modesta drogheria di Kilmarnock che tramutò poi in una ditta di vini e liquori.
Ma dovevano passare trent’anni prima che il suo Whisky facesse la prima apparizione.
Infatti, fu suo figlio Alexander, entrato in società nel 1856, che lo spinse a passare dall’attività al dettaglio a quella all’ingrosso.
Nel giro di soli sei anni la produzione del loro blended Whisky aveva raggiunto i 100.000 galloni l’anno.
La Walker riforniva le navi in partenza da Glasgow e ben presto si assicurò una grossa fetta del mercato inglese, tanto che, nel 1880, le fu necessario aprire un ufficio a Londra.
Il Kilmarnock Whisky della Walker deve la sua diffusione al sud principalmente a quegli uomini di affari inglesi che ne fecero la sua conoscenza durante le loro visite alla città che era un importante centro per la manifattura di tappeti.
La società crebbe in maniera tale che anche i tre figli di Alexander vi entrarono a far parte e nel 1889 Alec, il più giovane, ne assunse la direzione in seguito alla morte del padre.
L’anno seguente, suo fratello John partì per l’Australia e aprì un ufficio a Sidney, dove morì anni dopo
Tuttavia aveva gettato delle solide basi per un notevole sviluppo delle esportazioni in Australia, che fino al 1939 sarebbe rimasto il mercato principale per lo Scotch Whisky.
Il mercato australiano era così importante per loro che un altro Walker vi si stabilì per prendere il posto del defunto John e riorganizzare le attività locali.
I Walker fecero grandi sforzi per coltivare il loro mercato australiano e qui il loro Whisky si aggiudicò i più alti premi nelle varie competizioni e mostre (Sidney nel 1880, Melbourne nel 1881, Adelaide nel 1887, Dunedin nel 1890 e Brisbane nel 1897) come viene ancor oggi dichiarato sull’etichetta inferiore della bottiglia del Red Label.
Furono nominati degli agenti anche in Nuova Zelanda e Sud Africa e poi in Francia, Birmania, Malesia, Egitto e Cina.
La rete internazionale iniziava a prendere consistenza e forma.
L’espansione di cui beneficiò la Walker fu dovuta principalmente alle vendite del suo Kilmarnock Whisky.
La marca del Johnnie Walker comparve solamente nel 1908 e con essa la famosa bottiglia quadrata, già introdotta nel 1870 da Alexander per sfruttare al meglio le superfici di carico e quindi incrementare il numero di bottiglie che venivano esportate, inoltre la forma quadrata aumentò la resistenza delle bottiglie e ridusse pertanto le rotture durante il trasporto.
Sempre di Alexander fu l’idea di ritrarre il fondatore della società come marchio della stessa, mentre a Tom Browne, importante artista commerciale del tempo, fu commissionato uno schizzo di John.
Lo Striding Man (Uomo che avanza con passo sicuro verso il futuro), venne creato nel 1908 da Tom Browne e da allora questa icona è diventata un simbolo universalmente riconosciuto.
Sin ad allora l’etichetta è stata applicata con un angolo di 24 gradi anziché essere allineata con la bottiglia.
Il prodotto della Walker cambiò presto il nome adottando i due colori per distinguerne le due qualità di miscele prodotte a Kilmarnock.
Come altre grandi case miscelatrici, la Walker riconobbe la necessità di risalire a monte e, a questo scopo, acquistò la storica distilleria di Cardhu nello Speyside.
Dopo l’acquisto, nel 1960 la Walker intraprese notevoli lavori di modernizzazione ed iniziò la vendita del Single Malt Cardhu, invecchiato 12 anni sul quale apparve il logo aziendale.
Pare che il Cardhu fosse particolarmente gradito dai buongustai come perfetto accompagnamento al tradizionale Haggis, forse in virtù del suo sapore leggermente abboccato.
Cardhu fu solamente una piccola tappa da parte della Walker e, sotto la guida eccezionale di James Stevenson, le attività di miscelazione e di esportazione crebbero in maniera esponenziale con il passar del tempo.
Le capacità organizzative di James Stevenson furono notate dai rappresentanti del governo i quali, nel periodo della prima guerra Mondiale, gli affidarono la supervisione della produzione di munizioni.
Più tardi, Stevenson divenne Ispettore Generale per i rifornimenti del Ministero della Guerra e ricevette, nel 1924, la nomina a Baronetto.
Già negli anni precedenti la grande Guerra, Stevenson era riuscito a fare della John Walker & Sons Ltd. la più grande casa miscelatrice ed imbottigliatrice di Scotch Whisky.
Nel 1923 la Walker divenne società pubblica; questo fu quasi un preannuncio della importante fusione con la Buchanan Dewar e DCL del 1925.
Anche dopo la fusione, la società continuò a rivestire un ruolo di primaria importanza e continuò il processo di espansione culminato con l’apertura di un nuovo complesso produttivo a Shieldhall, nella periferia di Glasgow.
Per capire il grande successo di questo marchio, basti pensare che si arrivò a stampare oltre mille etichette diverse di Johnnie Walker Red Label per soddisfare le particolari esigenze di ogni paese.
Si dice che il Red Label contenga oltre quaranta Whisky Single Malt e cereali, compresa, ovviamente una buona percentuale di Cardhu.
Il Black Label è la versione De Luxe del Red Label e contiene una maggior proporzione di Whisky di malto e una più alta percentuale di malti e di grani stravecchi.
Pare fosse il Whisky preferito da Sir Winston Churchill, il quale ne ordinava regolarmente la spedizione di una cassa alla sua residenza londinese.
Forse fu proprio la sua predilezione per il Black Label che lo ispirò a scrivere il suo famoso trattato sul Whisky poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel quale ammoniva di non privare l’industria del suo rifornimento di orzo perché questo avrebbe pregiudicato la produzione di Scotch Whisky, l’esportazione del quale aveva già allora un enorme valore.
La John Walker & Sons Ltd, nel tempo, ha continuato la sua espansione sino a giungere ai giorni nostri. Oggi fa parte del colosso DIAGEO.
JOHNNIE WALKER RED LABEL OLD SCOTCH WHISKY DUTY FREE TAPPO LATTA A VITE
Rara vecchia bottiglia da collezione in uno stato di conservazione ottimo.
Tappo in latta a vite perfettamente integro e sigillante.
Livello posto all’altezza del collarino.
Etichetta principale integra e leggibile in ogni suo particolare sebbene leggermente opacizzata.
L’etichetta al piede della bottiglia presenta una piccola macchia, presumibilmente dovuta all’umidità, nella parte bassa.
Gradazione alcolica non indicata.
Contenuto 75 cl.