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Formaggio a latte vaccino intero prodotto nei pressi di Dijon sin dal XVI° secolo nell’abbazia cistercense di Epoisses.
Fu considerato dal celeberrimo gastronomo francese Brillat Savarin, il Re dei formaggi.
E un formaggio a pasta molle, sgocciolata naturalmente e non pressata, che riposa per i primi giorni sulla paglia, viene poi lavato con acqua salata 2-3 volte durante la prima settimana.
Nella seconda settimana di affinamento la crosta cambia colore e diventa rossastra.
A questo punto entra in scena la Marc de Bourgogne, la quale, diluita con acqua, servirà nel mese successivo per lavare la crosta del formaggio.
Dopo un tale affinamento la crosta assumerà delle sfumature arancione ramate.
La pasta diventerà finissima, molle e burrosa e si scioglierà in bocca combinando insieme sapidità e dolcezza.
Il profumo sarà forte e deciso.
La leggenda narra che il formaggio Epoisses sia stato inventato all'inizio del XVI° secolo dai monaci cistercensi.
Furono probabilmente le mogli dei contadini che man mano andarono affinando i metodi di produzione tramandati di generazione in generazione.
Tale teoria è corroborata dal ritrovamento in tutta la Borgogna di celle per essiccazione e celle di stagionatura orientate a nord-est (presenti nelle abitazioni dei contadini in tutta la zona di Epoisses prima del XIX° secolo).
Si dice che Napoleone fosse un estimatore di questo formaggio.
Sebbene il formaggio Epoisses fosse alquanto apprezzato all'inizio del XX° secolo, la sua produzione andò scemando durante la seconda Guerra Mondiale.
Solamente nel 1956, un signore di nome Berthaut abitante del villaggio di Epoisses, riuscì ad avviarla nuovamente.
Oggi, in tutti gli angoli del mondo si trovano gourmet che amano questo formaggio a crosta rossa lavata, apprezzandone in particolare il gusto intenso e leggermente alcolico.